Un invito "alla riconciliazione e alla fratellanza tra tutti i credenti, anzi tra i credenti e i non credenti, e tra tutte le persone di buona volontà"; un appello "a ogni coscienza viva che ripudia la violenza aberrante e l'estremismo ciecoa chi ama i valori di tolleranza e di fratellanza, promossi e incoraggiati dalle religioni. Ma anche una testimonianza della grandezza della fede in Dio che unisce i cuori divisi ed eleva l'animo umano e un simbolo dell'abbraccio tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci, per cooperare tra di noi e per vivere come fratelli che si amano".

Sono le conclusioni del documento che papa Francesco e l'Imam di Al-Azhar, lo sceicco Ahmad Al-Tayyeb, in occasione della visita del Pontefice ad Abu Dhabi. I due leader religiosi chiedono "a noi stessi e ai leader del mondo, agli artefici della politica internazionale e dell'economia mondiale, di impegnarsi seriamente per diffondere la cultura della tolleranza, della convivenza e della pace; di intervenire, quanto prima possibile, per fermare lo spargimento di sangue innocente, di porre fine alle guerre, ai conflitti, al degrado ambientale e al declino culturale e morale che il mondo vive".