La "tempesta" grillina si è abbattuta anche su una storica scritta che dal 1948 spiccava su un muro della Garbatella, quartiere di Roma. Ebbene, la polizia urbana della capitale in pochi minuti ha cancellato la frase "Vota Garibaldi Lista n 1" che campeggiava sulla facciata esterna di un palazzo di via Basilio Brollo.

Era stata fatta in occasione delle elezioni dell'aprile del 1948, le prime politiche libere dopo la Costituente, a sostegno del Fronte Popolare che allora raggruppava Partito Comunista e Partito Socialista, sotto l'effige dell'eroe dell'unità nazionale, e una targa e una pensilina protettiva posizionate negli anni scorsi ne documentano la rilevanza storica. Una scritta simbolo che in 70 anni era diventata meta anche di turisti e di curiosi.

Delusi (eufemismo) gli abitanti del quartiere che non sono riusciti a spiegarsi il perché di questa scelta. Nel mirino, dunque, l’amministrazione capitanata dal sindaco pentastellato Virginia Raggi. Ma il Campidoglio, avendo capito di essere incorsa in una nuova incredibile gaffe, tramite una nota ha spiegato che si è trattato di un errore altrui: la scritta "non andava cancellata e il Comune non ha mai dato disposizioni in tal senso. La rimozione è dovuta all'errore di un addetto della ditta appaltatrice del servizio per il decoro urbano del dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana: recatosi sul posto su richiesta della polizia locale, per cancellare dei graffiti ingiuriosi, di propria iniziativa ha rimosso anche quella storica scritta. Il dipartimento interessato ha già avviato le procedure per ripristinarla mediante un appropriato restauro".

Eppure vicino alla scritta c’è una targa che ne ricorda il valore storico e sopra persino una piccola tettoia posta per proteggerla dalle intemperie. Targa e tettoia le aveva volute l'allora presidente del municipio Massimiliano Smeriglio, ora vicepresidente della Regione Lazio che aveva fatto restaurare la scritta. "Una città è fatta di storie, di tracce, di segni del passato. Chi non sa riconoscere l'identità di un luogo non può governarlo", ha detto Smeriglio. Critiche sono piovute anche da una realtà importante a Garbatella ovvero il centro sociale Casetta Rossa: "Questa scritta è un pezzo di storia preziosa del nostro quartiere. Il Decoro Urbano del Comune di Roma l'ha cancellata. Così come se nulla fosse. In questo modo muore una città. Seppellendo le sue storie", hanno commentato su Facebook. Proteste anche dal Pd e dal minisindaco del municipio Amedeo Ciaccheri: "Il Campidoglio non risponde su emergenze che si prorogano nel tempo mentre oggi apre una ferita nel cuore della nostra comunità". Per ora sul muro di via Brollo, dove campeggiano ancora dei graffiti, resta un triste, insensato rettangolo bianco.