Frettolosamente digito il numero sul mio cellulare. Sono in ritardo, e mi dico che sarà difficile trovare posto e sopratutto poter intervistare Giacomo Toschi, il proprietario.
Preconcetti tutti italiani che, nonostante anni di vita all'estero, proprio non riesco a sdradicare dalla testa… Accidenti quanto mi sbaglio… Qui non sono in Italia dove, diciamocelo è tutto complicato… per un’intervista bisogna scrivere, accreditarsi, prendere un appuntamento… Qui siamo a Bruxelles e forse anche i tempi sono cambiati. Sono tutti un po’ Millennials… essenziali, minimalisti e semplici... e soprattutto subito disponibili. Meno sovrastrutture, meno "dottore" o "professore". Digito il numero e una voce brillante e simpatica mi risponde dopo due squilli "Pronto…Osteria Bolognese". Sorrido e d’istinto replico… ah che bello in italiano…! Giacomo Toschi il proprietario insieme al fratello Luca del ristorante tricolore più famoso di Bruxelles, mi risponde subito. " Ma certamente è Osteria Bolognese...". Aperto solo quattro giorni a settimana, disponibile solo su prenotazioni: lista di attesa di almeno tre settimane per cenare. Osteria Bolognese è un piccolo gioiello italiano a Bruxelles. Da anni sulla prestigiosa guida Michelin. Clienti internazionali, politici e personaggi famosi. Ma anche semplici amanti della buona tavola. Un team vincente, il loro. Giacomo e sua moglie Sabrina, Luca e Matteo, Irene e poi lui… Gioacchino lo chef strepitoso. Si vede che il loro, è uno sforzo comune, un perfetto ed equilibrato lavoro di gruppo dove davvero non esiste uno, ma tutti. E si percepisce dall’armonia di sguardi e parole scambiati tra Giacomo e la moglie Sabrina o dalla dolce prontezza di Irene. Attenti, precisi e simpatici passano tra i tavoli, con cura certosina ascoltano e consigliano i clienti.

Quale vino abbinare alle tagliatelle al sugo di lepre e con quale grappa innaffiare il tiramisu o la torta ricottona… E questa è l’enorme qualità italiana, quella capacità di portarsi dentro genio e simpatia. Ovunque. Eccellenza ed estro… In questi momenti mi sento fiera di essere italiana… Detesto ogni forma di ottuso nazionalismo e pregiudizio… ma quando incontro cordialità, fantasia e bravura tutta nostrana, mi si apre il cuore… Questi sono gli italiani all’estero. La ‘vera Italia’… non "l’altra" Italia come spesso vengono bollati... Noi dalle colonne di questo giornale ci battiamo da anni perché proprio loro, gli italiani all’estero, siano conosciuti tramite strumenti come il nostro e sopratutto proprio a loro arrivino le informazioni. Raccontare le storie e i successi ma spesso anche le tristi vicissitudini. Farsi loro "voce". E stata la missione di questo quotidiano sin dall’inizio. E’ stato il vero riconoscimento fatto a questo giornale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Perché, quelle della "vera Italia", sono storie di straordinario coraggio e bellezza. Proprio come Giacomo Toschi e sua moglie Sabrina e la loro Osteria Bolognese. Passione e talento. Gusto e amore per la buona cucina. Quell’italianità prepotente che è fatta di estro forgiato a duro lavoro. Arrivo puntuale, anzi un po’ in anticipo. Spio dai vetri l’interno. Tutto pieno. Facce colorite dal vino e sorrisi che si sprecano. E’ ‘l’ora di pranzo e si mangia. Si, sembra proprio di essere in Italia… Fa capolino dalla porta d’ingresso un ragazzo alto, magro, sorriso solare. Si gira e quando gli sguardi si incrociano so che lui è il Giacomo con cui ho parlato. Mi saluta e mi accompagna al tavolo. L’ho osservato già, dietro ai vetri incorniciati di rosso dove si intravedono tovaglie a quadretti e sedie di legno. L ‘ho osservato prima che sapesse chi fossi. Ed è davvero sempre sorridente. Smilzo e alto si muove con veloce destrezza nel suo locale e dispensa chiacchiere e sorrisi a tutti i commensali…. Si vede che ciò che fa gli piace. Mentre aspetto seduta, non posso fare a meno di notare il profumo di tartufo e parmigiano.


Proprio come in certi ristoranti di provincia, quelli dove mangi bene davvero, il profumo delle pietanze ti riempie le narici e ti solletica l’appetito in un orgia di sapori e odori cui sembra difficile resistere. "Abbiamo portato Bologna a Bruxelles –ci racconto Giacomo - tutti i prodotti, dalla pasta fatta a mano all’olio e al Parmigiano vengono rigorosamente dall’Italia". "E questa la formula vincente di Osteria. Altissima qualità fusa con buon gusto e simpatia. "Il quaranta per cento dei nostri clienti sono italiani, il resto internazionali. Abbiamo molti clienti fissi- continua Giacomo- Ci piace l’idea che siano in tanti a sentirsi a casa qui, tanto da voler venire ogni settimana o ogni giorno…". Proprio come nella migliore tradizione delle osterie. Alla Bolognese sono tanti i clienti che vengono su base regolare, a scadenza fissa . Lentamente il locale si svuota. Sono quasi le tre e il turno di pranzo e’finito…"tra qualche ora si ricomincia a trottare…".
Giacomo mi offre un caffè e continua a sorridere mentre alternandosi con Sabrina mi racconta della sua avventura, di come sia faticoso ma entusiasmante lavorare per la sua Osteria. Vorrei restare, ad ascoltarli, ma so di aver già rubato abbastanza tempo alla loro pausa prima del turno di sera… Mi alzo, ringrazio e dentro di me già penso al piacere di prenotare un altro pranzo. Si sta bene qui, Ci si sente a casa… Come quando si andava la
domenica dai nonni… Stessi odori e stessi sapori. Stesse porzioni generose. All’uscita Giacomo mi porge la guida Michelin 2019 dove Osteria Bolognese e citata e … due bigliettini da visita del ristorante. "Me li confeziona mamma…ci tiene che siano personalizzati…". E sono davvero originali i suoi bigliettini. Ritagliati con cura, scritti a mano. Uno per uno… Potere dell’amore di una madre che vuole essere presente e contribuire al bel progetto dei figli. Saluto e vado via. E penso quale grande privilegio sia poter raccontare questa Italia che è all’estero. La "vera Italia"…

Margareth Porpiglia