Previsioni meteo. Per alcuni irrilevanti per altri vitali. Ma, questa abitudine che abbiamo, non e’ cosi semplice da definire ne categorizzabile come altre. Consultare il meteo oggi, infatti, e’ diventata una necessita’ come e forse piu impellente di informarsi sulla cronaca. Negli Stati Uniti il celebrato canale Weather Channel e’ famosissimo e conta milioni di telespettatori. Soprattutto perche’, di qualsiasi evento metereologico, riesce a fare spettacolo mentre informa diligentemente gli utenti. Uragani, tempeste di neve o tornado. Non esiste evento che non sia raccontato o previsto con largo anticipo. E in Europa? Non siamo lontani dagli Usa. Ogni giorno decine di milioni di europei guardano le previsioni meteo sui propri telefonini e le "previsioni" televisive spesso superano il numero di contatti raggiunti dai telegiornali. E chi fornisce le informazioni? Presto detto: i potenti supercomputer del Centro Europeo per le Previsioni Metereologiche a Medio Termine (ECMWF) di Reading, cittadina a pochi chilometri da Londra. Le preziose informazioni vengono distribuite a tutti i servizi meteo d’Europa e poi ciascuno trasforma le informazioni numeriche ricevute in disegni sulle cartine, soli sorridenti, nuvolette un po’ imbronciate o uggiose piogge e li racconta ai propri spettatori con l’aiuto di signorine o colonnelli. Al centro Reading ci sono due supercomputer gemelli Cray XC40. Si trovano affiancati a pari merito al 42esimo e 43esimo posto nella classifica dei calcolatori più veloci del mondo, ciascuno con una potenza di picco di 4,2 PetaFlop/s (4,2 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo). A confronto, HPC4 Eni - il più veloce supercomputer industriale al mondo – ha una velocità di 18,6 PetaFlop/s. I calcolatori britannici ricevono da tutti i Paesi europei – per l’Italia Aeronautica Militare e ARPA – informazioni dettagliate misurate a terra e le combinano con i dati raccolti dai satelliti metereologici. In totale, i calcolatori ricevono 50 milioni di osservazioni al giorno. Su queste basi, simulano il comportamento dell’atmosfera su tutto il continente e sui mari circostanti dividendola in cubetti di 18 km di lato. Poi, con complessi modelli fluidodinamici, calcolano previsioni metereologiche che arrivano a tre giorni accompagnate da stime tendenziali che si possono spingere fino a sette giorni con una sufficiente percentuale di attendibilità. Purtroppo, il centro di calcolo di Reading inglese è troppo piccolo per la futura generazione di supercomputer che presto dovranno sostituire i due Cray. Per questo, si è aperta una gara per assegnare la nuova sede dell’ECMWF . Al concorso hanno partecipato Finlandia, Islanda, Lussemburgo, Inghilterra e l’Italia. Da questa gara e’uscita vincitrice l’Italia. Il tecnopolo di Bologna per essere precisi. Grazie infatti ad un investimento di 40 milioni di euro infatti, la capitale romagnola ospitera’la nuova generazione di supercomputer metereologici ECMWF europei gia da quest'anno. I supercomputer infatti riusciranno a simulare l’atmosfera con quadretti cinquanta volte piu’ piccoli, di appena cinque kilometri di lato. La risoluzione ottenuta permettera’ di diramare previsioni attendibili fino a due settimane di anticipo a partire dal 2025. Un record assoluto. "Saremo pronti per questa nuova sfida tutta italiana" giura Matteo Dell'Acqua, responsabile tecnico del programma di ricollocazione del data center e, dall'aprile 2019, responsabile del Data Center Operations di Bologna. Non Grazie ad un investimento di 40 milioni di euro infatti, la città romagnola ospiterà la nuova generazione di supercomputer metereologici ECMWF europei gia dal prossimo anno. L’Italia, infatti, con Bologna ha vinto l’assegnazione della prestigiosa sede europea. I supercomputer italiani riusciranno a simulare l’atmosfera con precisione. “Saremo pronti per questa nuova sfida tutta italiana” giura Matteo Dell'Acqua, responsabile tecnico del programma di ricollocazione del data center e, dall'aprile 2019, responsabile del Data Center Operations di Bologna.Non si fa attendere il commento del presidente del Consiglio ECMWF, Miguel Miranda, che, soddisfatto, dichiara: "Il nuovo centro HPC di Bologna rappresenta un importante passo avanti per far avanzare i limiti delle previsioni meteorologiche. Fornirà i mezzi per prevedere meglio, più velocemente e prima". si fa attendere il commento del presidente del Consiglio ECMWF, Miguel Miranda, che, soddisfatto, dichiara: "Il nuovo centro HPC di Bologna rappresenta un importante passo avanti per far avanzare i limiti delle previsioni meteorologiche. Fornirà i mezzi per prevedere meglio, più velocemente e prima. " Ma cosa rende davvero unici i supercomputer italiani? Tanti elementi ma sopratutto la capacita’ di essere così precisi da riuscire a tenere conto non solo dei dati dell’atmosfera ma anche di quelli delle correnti oceaniche e della criosfera. Cioè analizzeranno con estrema precisione la situazione dei ghiacciai e delle calotte polari, sempre più in crisi a csusa del riscaldamento globale. Dopo HPC4 Eni, l’eccellenza informatica italiana avrà un nuovo primato mondiale. Oltre a prevedere il meteo, il supercomputer ECMWF installato al Tecnopolo di Bologna sarà in grado di monitorare con precisione lo stato del clima e di darci informazioni sull’efficacia della nostra lotta al cambiamento climatico Informazioni certamente preziose, che potranno risultare decisive per il futuro del pianeta.