L'11 aprile 2013 è scomparso l'architetto Clorindo Testa. E a sei anni dalla morte è stato ricordato in Argentina. Nacque a Napoli il 10 dicembre 1923, figlio di Giovannandrea, medico originario di Ceppaloni, in provincia di Benevento, che era emigrato in Argentina nel 1911. Clorindo era un grande appassionato di navi e per un breve periodo studiò ingegneria elettromeccanica, avrebbe voluto poi accedere alla Scuola di Ingegneria Navale della Università di La Plata. Poi però, in modo abbastanza casuale, si ritrovò invece iscritto alla Scuola di Architettura della Università di Buenos Aires diventando poi un celebre architetto e pittore.

Una volta laureatosi, viaggiò poi tutta l'Europa al fine di consolidare la sua formazione intellettuale e professionale in questo senso influenzato da Le Corbusier. Testa fu autore di diversi progetti, molti dei quali condivisi con Antonio Rossi, Francisco Bullrich, Julio Lacarra e Juan Fontana. Come pittore ha poi partecipato, tra le altre rassegne, alla Biennale di Buenos Aires con mostre personali che poi lo hanno visto protagonista in grandi città di tutto il mondo, da Bruxelles a Madrid, da Rio de Janeiro a Londra e Parigi.

Tra i suoi più celebri dipinti una serie di quadri dedicati alla eruzione del Vesuvio, ma anche numerosi autoritratti. Le sue opere di architettura (le più celebrate la Casa del Gobierno di Santa Rosa, La Pampa poi il Centro Cultural Ciudad de Buenos Aires) hanno cominciato ad apparire in Argentina negli anni Cinquanta, dalla Camera Argentina de la Construccion al Centro Vacacional Municipalidad Cordoba, poi nel decennio successivo, tra le tante opere, si deve ricordare la Biblioteca Nacional de la Republica Argentina.

Negli anni Settanta l'Hospital Italiano sempre della capitale argentina, ma anche, in Uruguay, l'ampliamento del Museo Nacional Bellas Artes di Montevideo. Una attività che, incessante, è proseguita fino al 2009, quattro anni prima della sua morte avvenuta a Buenos Aires nel 2013, l'11 aprile. Nato in Italia, Testa è cresciuto in Argentina, diventandone successivamente anche cittadino.