È un sogno che continua quello del coro Gioia, il gruppo musicale più antico della collettività italiana dell’Uruguay: dopo quello del 2017, è in programma adesso un nuovo viaggio-tournée che si realizzerà nel Sud Italia nel settembre del 2020. Un viaggio completamente autofinanziato che sarà ancora una volta frutto di sacrificio, impegno e passione come racconta Mario Darino intervistato giovedì sera alla Casa degli Italiani di Montevideo, durante il primo di una serie di eventi programmati. Per l’avvio della raccolta fondi il gruppo ha invitato altri due cori amici -Voci e Pensieri (diretto da Julio Cesar Mercon) e Cromatismos (diretto da Graciela Laitano)- con cui condividere una serata speciale all’insegna della buona musica italiana.

Darino, che fa parte anche del Circolo Italiano della Costa de Oro ha spiegato che questa iniziativa è una sorta di continuazione rispetto al primo appuntamento che ha portato il coro a rappresentare l’Uruguay nel Bel Paese con sei concerti: a Gemonio (provincia di Varese), a Padova, Cesena, Sirolo (provincia di Ancona) e a Roma. Durante questa tournée ha inoltre partecipato a diversi spettacoli nella Galleria Vittorio Emanuele a Milano, nella piazza San Marco di Venezia, nell’eremo di Santa Caterina del Sasso e nel Chiostro di Voltorre, in provincia di Varese. "Adesso abbiamo un progetto molto ambizioso, andremo da Roma in giù fino alla Sicilia" ha anticipato il rappresentante del coro con lo stesso entusiasmo mostrato in passato.

"Una volta al mese, ogni giovedì, faremo un incontro invitando cori amici e questa sarà l’occasione anche per vendere prodotti gastronomici artigianali preparati da noi stessi come il limoncello o l’arancello. Oltre a ciò cercheremo di vendere anche capi cuciti a mano come sciarpe, cappelli, pantofole e quant’altro. Abbiamo chiamato questa iniziativa il mercatino della gioia. In questi mesi organizzeremo anche dei bingo con la stessa finalità. Insomma, ripeteremo quanto fatto in passato. Sarà un processo lungo ma alla fine porterà i suoi frutti". "Per noi" -ha affermato Ulises Bonjour, discendete valdese- "andare in Italia e poter anche cantare le nostre canzoni è un’opportunità unica, la possibilità di incontrare le nostre radici. Con questo secondo viaggio chiuderemo un ciclo".

Diretto attualmente dal maestro Esteban Tashdjian, il coro Gioia fu fondato il 15 agosto del 1988 su iniziativa di Adriana Michelazzo e Italo Colafranceschi con l’obiettivo di diffondere la cultura italiana attraverso il canto. Durante questi trentennio di attività è stato diretto -oltre alla Michelazzo da Ronald Cháves (1997), Adrián Ghiardo (1998- 2002) e Mario Occhiuzzi Brignoli (2002-2009). Integrato da italiani e discendenti di tutte le regioni, il repertorio del coro spazia su diversi generi musicali, dalla parte accademica alle canzoni popolari e canzonette italiane.

Matteo Forciniti