Un duro attacco quello del senatore di Forza Italia eletto all’estero Raffaele Fantetti nei confronti del governo gialloverde dopo le dimissioni annunciate dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Un vero e proprio je accuse nei confronti di un esecutivo che si è affidato a rappresentanti che hanno sì fatto tante promesse, senza mantenere la parola. “Dopo un anno e mezzo tra le cose che ha potuto citare (riferendosi alle parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ndr) di quelle fatte non c'è nulla che riguarda gli italiani all'estero, perché questo governo è stato il più ostile per gli italiani all'estero: ai 6 milioni di italiani nel mondo avreste voluto riservare l'eliminazione del Cgie, l'abolizione del Comitato per le questioni degli italiani all'estero, l’unica istituzione presente in questo ramo del Parlamento che era in vigore da tre legislature e appena 4 senatori in rappresentanza di 6 milioni di persone”.

E poi ancora: “Avete invece promesso 350 nuovi funzionari che non si sono visti, avete escluso gli italiani all'estero dal reddito di cittadinanza, tutto quello che potevate fare per offenderci, siamo contenti che questo governo sia alla fine”. E poi ancora rivolto al governo: “Avete violato il principio di rappresentanza democratica, avete violato il principio di uguaglianza tra i cittadini, avete violato il principio di ragionevolezza delle norme, avete violato il principio di proporzionalità tra mezzo e fine della rappresentanza. La Costituzione italiana e l’ordinamento giuridico italiano non discriminano i cittadini in base alla residenza; non li discriminano in base alla razza e alla religione, ma neanche in base alla residenza. Quindi questa è una violazione palese di tre o quattro principi generali dell’ordinamento costituzionale italiano e noi la faremo valere”.

Parole pesanti quelle di Fantetti che portano nuovamente alla ribalta il problema degli italiani all’estero che in questa legislatura non hanno potuto contare su rappresentanti degni di questo nome. Un messaggio subliminale al Maie (Movimento associativo italiani all’estero) rappresentato dal presidente Ricardo Antonio Merlo? “È vergognoso quanto fatto. Però è molto coerente con il vostro disegno politico, togliere ai cittadini italiani residenti all’estero i loro diritti politici”, la chiosa finale.