Un’altra parola nuova, un’altra terminología anglosassone proiettata al futuro del del mondo del lavoro e degli affari: la "Silver Economy". Se qualche hanno fa avessi ascoltato l’espressione - l’"economia dell’argento" - forse avrei pensato agli interscambi commerciali dei popoli maya ed atzechi tanti secoli fa. O anche al commercio dell’argenteria e dei prodotti e oggetti cesellati nel prezioso metallo, espressione del grande artigianato italiano. Ma siamo fuori strada. La "Silver Economy" riguarda coloro che hanno superato i cinquant’anni. È l’economia del "matusa", cioé il mondo degli affari che gira intorno agli anziani benestanti.

Prima gli anziani si ritiravano in modo prudente dalla vita attiva e restavano a badare la casa o i nipotini. Oggi invece sono piú che mai arzilli e vogliono godere gli anni che restano della loro vita: quindi in torno a loro si va costruendo tutto un mondo di turismo, crociere, fitness, medicina, cosmetología, etc., che muove miliardi e miliardi Quindi quando oggi parliamo di "Silver Economy" ci riferiamo a quella economia puntata direttamente agli anziani (che oggi si sentono meno vecchi). Ma sapete quanti sono gli anziani in Italia? Il giornale La Repubblica informa che secondo i dati Istat in Italia ci sono 173 anziani (65+) ogni 100 giovani (0-14). Figuratevi che nel 1951 gli anziani + 65 erano 31 ogni 100 giovani (0-14). La differenza impressiona e il mondo degli affari fa attenzione a questa mutazione del consumo.

Va segnalato - via dicendo - che l’aggettivo Silver sta per i capelli bianchi o d’argento. Potremmo quindi tradurre l’espressione "Silver economy" per "Economia dei capelli d’argento", tanto per capirci. E in termini ampli nell’espressione si includono le persona con piú di 50 anni. Ma in cosa spendono gli anziani al giorno d’oggi? Sempre La Repubblica dà alcune indicazioni interessanti. Per quanto riguardo il principale consumo si segnala che il 20% dei 50-64enni e il 13% di coloro con piú di 60 anni sono "consumatori edonisti, per i quali lo shopping è prevalentemente un piacere, si concedono regali anche acquistando il superfluo, comprano prodotti che li attraggono senza badare troppo al costo e cercano nel prodotto emozioni positive. Hanno le disponibilità economiche, il tempo e le energie mentali da dedicare alle loro scelte di acquisto: trascorrono quasi il doppio del tempo di una persona in attività lavorativa presso un supermercato e amano alternare il canale offline con quello online.

Si stima che la spesa media mensile della popolazione con età 65+ è pari a 2.200,00 euro di cui il 19,5% per spese alimentari (430,00 euro) e l’80,5% di spese non alimentari (1.700,00 euro). La ripartizione delle spese non alimentari è suddivisa principalmente in abitazioni (940 euro), trasporti (160 euro), mobili, articoli e servizi per la casa (100 euro)". In altre parole, la vecchiaia é diventata un’occasione d’affari. E se oggi vendere agli anziani é motivo di interesse per molte aziende, figuratevi nel futuro. Si parla che nel 2060 la popolazione dell’Unione Europea con piú di 65 anni sará di circa il 40% del totale. La Silver Economy non é solo sollazzo e fitness. Diventa anche occasione di affari per i sistemi di salute, le cliniche private, la case di riposo normali e VIP.

Non c’é dubbio che se io fossi giovane e intraprendente cercherei di raccogliere capitali per costruire case per anziani o per acquistare vecchi alberghi e riattarli in alloggi della terza etá. Secondo me, é proprio un affare sicuro; quindi non dobbiamo sorprenderci del fatto che l’anzianitá del futuro sará occasione di guadagno per tantissimi investitori. Se per gli imprenditori la "Silver Economy" é un importante occasione d’affari, va segnalato che anche per i lavoratori del futuro, l’economía dell’anzianitá assorbirá molti posti di lavoro e quindi aiuterá a superare i forti timori esistenti di disoccupazione. Ovviamente non saranno lavori "ricchi", ma tuttavía consentiranno un’occupazione a milioni di persone: infermieri, paramedici, badanti, operatori di case di riposo, etc. Insomma, oggi siamo in tempi di Silver Economy. Non sorprendetevi perché é ben probabile che tra due o tre decenni, quando si moltiplicheranno le persona centenarie, entreremo nella "Gold Economy": un business davvero d’oro!

JUAN RASO