Clima quelli che è colpa del sole. Per una sorta di reazione (climatica?) siccome c’è in giro un sacco di scienza e evidenza che è colpa dell’uomo, ecco che si illuminano i luce, riflessa e sghemba ma pur sempre intensa, quelli che è colpa del sole. Un pugno di dotti dissenzienti o dissenzienti dotti (non è chiara la natura prevalente del gruppo) sta in questi giorni contestando l’andazzo. E ci dice che non è vero che il clima muta per responsabilità e in conseguenza delle attività umane (idrocarburi, deforestazione, cementificazione, inquinamento etc…) ma muta perché è il sole che fa così. Il sole e altre cose astrali sulle quali noi umani poco e nulla c’entriamo.

Ecco, questo è il punto centrale della dissidenza dotta: noi umani non c’entriamo. Quindi non abbiamo nessuna responsabilità diretta. Quindi non rompeteci le scatole a noi umani e alla nostra società, tanto meno al nostro modello di sviluppo. Sì, certo, i dissenzienti dotti non sono negazionisti in toto, non negano che il clima stia cambiando e che ne stiano venendo guai e pericoli grossi per l’uomo. Negano che l’uomo possa farci granché, suggeriscono all’umanità di starsene se non proprio serena di certo non attanagliata da rimorsi e soprattutto non appesantita da responsabilità. Ecco, quelli che è colpa del sole assolvono ad una funzione antica quanto l’uomo: assolvere l’uomo da ogni responsabilità e dare la colpa a qualcuno o qualcosa d’altro. E soprattutto quelli che è colpa del sole danno, intendono dare licenza a tutti noi a continuare così perché hai voglia a pulire spiagge, smettere di sversare a mare, piantare alberi, dismettere carbone… tanto che ci vuoi fare?

E’ colpa del sole. E’ una dissidenza dotta che si presenta come alternativa al politicamente corretto, però guarda caso il suo messaggio ricalca pari pari millimetro per millimetro il comportamento reale dei vari governi, imprese e perfino popoli. Una scienza ribelle, anti conformista in materia di clima che fornisce al modello di sviluppo e uso risorse del pianeta un colossale e totale alibi, niente meno che il sole. Alla faccia della ribellione! Oltre a quelli che è colpa del sole ci sono in questi giorni alla gran ribalta quelli che è colpa degli adulti. va alla grande: da Greta che agli adulti e potenti grida "Ci avete tolto il futuro, come osate!" alla italiana Federica Gasbarro che di ritorno dalla missione pro clima al Palazzo di Vetro dell’Onu fa sapere alla stampa italiana: "Gli adulti li tengo, li teniamo d’occhio".

Anche questo del è colpa degli adulti è un colossale alibi, diverso, antitetico ma altrettanto deresponsabilizzate di quello del è colpa del sole. Colpa degli adulti? In una rappresentazione teatrale e artefatta del mondo dove opererebbe una sorta di feroce e impietosa lotta (di classe?) tra giovani e adulti? Con gli adulti nella parte degli adunchi e rapaci e ingordi cattivi e i giovani nella parte dei buoni senza macchia e senza paura? Film, anzi Bmovie raccontarla così. Il modello di sviluppo e consumo che sta favorendo il drammatico cambio climatico non è il frutto e neanche il bottino difeso da una consorteria di cattivi e per di più vecchi. Questo modello di sviluppo e consumo definisce le condizioni materiali di vita di miliardi di umani di ogni età in ogni luogo del pianeta, condizioni a cui i miliardi di umani di cui sopra non intendono rinunciare.

Sono certo disposti quei miliardi di umani a che nuove fonti energetiche o nuove tecnologie meno dannose per il clima continuino a garantire e ampliare quelle condizioni di vita. Ma non a rinunciare a quel che oggi hanno e domani sperano di avere. Il genere umano non sta picconando l’equilibrio climatico perché c’è una cupola di cattivi e uno sterminato popol buono e innocente. Lo sta picconando perché l’umanità tutta più o meno ha aderito e sta collaborando ad un modello di sviluppo e consumo predatorio nei confronti delle risorse del pianeta. Raccontasi che è colpa del sole o degli adulti è raccontarsi opposte ma convergenti favole: quella del tanto non succede niente e quella del con un po’ di buona volontà cacciamo i cattivi e risolviamo tutto. Insomma se il dibattito e la scelta è e resta tra Trump e Greta, allora il clima ci punirà anche per la nostra voracità e ingordigia di sciocca semplicità.

Alessandro Camilli