Un ergastolano in permesso premio (ed oggi detenuto nel carcere di Bollate), Antonio Cianci, 60 anni, ha accoltellato alla gola un anziano di 79 anni. E' accaduto a Milano, nel parcheggio sotterraneo dell'ospedale San Raffaele. Il raid sarebbe stato messo a segno per rapinare l'anziano di pochi soldi e di un telefono. L'uomo ferito, sia pur in maniera grave, non sarebbe comunque in pericolo di vita.

QUARANT'ANNI FA UCCISE TRE CARABINIERI
Quando gli agenti della Polstato lo hanno bloccato, nei pressi della stazione della metropolitana di Cascina Gobba, Cianci aveva ancora il taglierino sporco di sangue con sé e i pantaloni insanguinati. Nota di cronaca: l'ergastolano, quaranta anni fa, ammazzò a pistolettate tre carabinieri della stazione di Melzo, nel Milanese: il maresciallo Michele Campagnuolo, l'appuntato Pietro Lia e il carabiniere Federico Tempini.

L'IRA DI SALVINI
"Altro che schedare le Forze dell'Ordine come vuole il Pd. In Italia servono regole, rispetto e certezza delle pena. E nessun premio ai killer spietati, soprattutto se hanno ucciso donne o uomini in divisa" ha protestato il leader della Lega Matteo Salvini.

QUANTO ALTRO SANGUE?
"Quanto altro spargimento di sangue si dovrà avere prima che il Ministro della Giustizia e il Governo prendano coscienza di quanto sia fondamentale monitorare seriamente la recidiva in questo Paese?". E' la domanda che si è posta Emanuela Piantadosi, presidente dell'Associazione Vittime del Dovere e figlia del maresciallo Stefano Piantadosi ucciso da un detenuto in permesso premio.