Il referendum sulla legge elettorale non s'ha da fare, per la Corte Costituzionale è "inammissibile". No alle consultazioni popolari, dunque, per l'abrogazione delle norme sulla distribuzione proporzionale dei seggi, con trasformazione del sistema in maggioritario puro.

Secondo la Suprema Corte il quesito referendario proposto dal centro-destra - attraverso le otto giunte delle regioni da esso presiedute: Veneto, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata e Liguria - è "eccessivamente manipolativo".

Doccia gelata per i rappresentanti delle forze politiche del centrodestra, con Salvini su tutte le furie: "Decisione vergognosa, è la difesa del vecchio sistema di potere", le parole a caldo del leader della Lega.