Per ora si tratta solo di un programma pilota, ma sembra proprio che anche Miami si sia fatta conquistare dal 'virus' del monopattino elettrico. Il via al test è stato dato l'aprile scorso e ai nastri di partenza si sono presentate sei aziende, con 50 monopattini ciascuna. Otto mesi dopo la flotta si è decuplicata con 3000 mezzi e nove marchi. Tra questi anche la Helbiz che, a dispetto del nome e del proprio quartier generale, è italiana fondata e diretta in qualità di CEO da Salvatore Palella. La Helbiz infatti ha la propria sede a New York City, è nata nel 2015 ed è stata anche la prima azienda a introdurre il noleggio del monopattino elettrico in Italia. Definita come una 'italian-american intra-urban transportation company' la Helbiz ha visto in Miami una nuova grande opportunità anche se la concorrenza non manca davvero. Infatti nell'aprile 2019, per prime sono arrivate Bird, Bolt, Jump, Lime, Lyft e Spin alle quali poi si sono aggiunte Baus, Wheels e appunto Helbiz. E dietro a questi nomi, solo per fare un esempio, si nascondono giganti come Uber, presente sotto la sigla Jump, che nella propria app permette anche la possibilità di farsi un giro in città in monopattino.

A Miami finora l'esperimento degli scooter elettrici a noleggio è stato ristretto soltanto ad alcuni settori della città, da Coconut Grove a Brickell, quindi Downtown Miami, Edgewater e Morningside. "Non credo - ha spiegato il Commissioner Ken Russell, fautore del test - che la gente abbia compreso quanto sia importante in termini di cambiamento delle abitudini e come si muovono le persone attraverso l'uso degli scooter elettrici. Ma in questa prima parte del nostro esperimento, grande è stato il contributo a mantenere le persone lontane dalle auto, in pratica è servito come soluzione per l'ultima miglia, chilometro e mezzo, per raggiungere i grandi sistemi di di trasporto". Anche Salvatore Palella, il CEO di Helbiz, al momento di fare il proprio ingresso a Miami, ha visto questa opportunità come una grande occasione. "Così come è strutturata la città, il grande numero di turisti e il clima con 250 giorni circa soleggiati l'anno ne fanno un luogo ideale per lo sviluppo della sharing mobility".

Ma anche a Miami non ci sono soltanto voci favorevoli per il monopattini che va ad elettricità. Infatti alcuni colleghi proprio di Ken Russell, i commissioner Manolo Reyes e Joe Carolo, supportati da tanti abitanti, hanno sollevato preoccupazioni sull'uso dei nuovi mezzi di trasporto a cominciare dai minorenni che possono utilizzarli, a chi invece li usa senza averne le capacità per arrivare ai marciapiedi ingolfati dal parcheggio selvaggio degli scooter a quelli che finiscono in settori che non ne hanno ancora autorizzato l'uso a titolo sperimentale. Insomma c'è a Miami grande battaglia, come si è visto nelle recenti riunioni alle quali hanno preso parte i commissioner. In ogni caso il test è stato prolungato fino al 14 febbraio, mentre il 17 gennaio si è svolta una giornata dedicata alle aziende che producono i mezzi, con un faccia a faccia tra chi crea gli scooter e gli amministratori che a loro volta hanno espresso le loro idee per migliorie che, al momento, appaiono essenziali se si vuole davvero fare dei monopattini un mezzo di trasporto, legale, anche per tutta Miami.

C'è comunque anche l'aspetto economico e Mr. Russell l'ha sottolineato affermando che l'esperimento ha portato finora nelle casse comunali un milione di dollari che poi sono finiti nel settore infrastrutture dedicate a biciclette e pedoni. Ma al fine di rendere il noleggio del monopattino accettabile, per tutti o quasi, verrà lanciata una campagna tra social media e pubblicità stradale, al fine di educare il pubblico sul corretto uso dello scooter, con una particolare attenzione su quello che appare lo scoglio più alto, i minorenni. L'amministrazione comunale viene pagata un dollaro per scooter elettrico al giorno, più una tassa una tantum di 50.000 dollari che l'azienda deve pagare al momento di portare sulle strade la propria flotta. Ma ne sono stati anche sequestrati 1300 (lo ha rivelato il Miami Parking Authority che ha il compito di far rispettare i parcheggi dei mezzi di questo programma pilota), in quanto lasciati fuori dai confini per i quali il test è stato autorizzato. E per ogni monopattino abbandonato, diciamo così, in divieto di sosta, l'azienda proprietaria paga una multa di 25 dollari.

SANDRA ECHENIQUE