Qualcuno, dai palazzi del potere (che siamo italiani o anche uruguaiani) ci reputa dei cattivoni, perché abbiamo raccontato la cronaca dei fatti. Vera, reale. Dura. Già, perché il rientro degli italiani bloccati all’estero a causa della pandemia è stato davvero gestito in malo modo dalla Farnesina in generale e da chi è preposto a prendersi cura dei connazionali in giro per il mondo (e non lo diciamo solo noi). Per quel che riguarda il Sud-America e l’Uruguay e l’Argentina in particolare, inutile dire che il sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo non è che abbia fatto granché. Non lo diciamo solo noi, ma anche gli stessi italiani che si trovano da due mesi abbandonati al proprio destino, così come in pratica confermato da un messaggio dell’ambasciata di Montevideo che in risposta a una signora che chiedeva un piccolo aiuto economico le ha in pratica detto di sbrigarsela da sola. Ma andando oltre, sono ben 4mila gli italiani che si trovano nella medesima situazione sparsi per il pianeta. Tanti media si sono e si stanno dedicando a questo scempio e addirittura il quotidiano ‘Il Giornale’, uno dei più importanti del BelPaese, ha organizzato una diretta live per rispondere all'appello ‘Sos di italiani bloccati all'estero’. Il dibattito ha visto la testimonianza di alcuni italiani rimasti impossibillitati al rientro da Uruguay, Marocco, Romania. E ascol- tando le parole di queste persone, si capisce davvero come siano stati protagonisti di una vera e propria odissea. Un po’ come Ulisse per arrivare alla sua amata Itaca. Solo che all’epoca non c’erano ministri, sottosegretari e ambasciatori lautamente pagati per cercagli di risolvere il problemino. Vediamo, per esempio, cosa ha spiegato Doreley Cammarano, i cui genitori sono rimasti bloccati in Uruguay: "Il sentimento è la sensazione di essere abbandonati da quando è iniziata l'emergenza. Tanti sono arrivati in Uruguay prima che iniziasse il caos coronavirus. Avevano i voli già acquistati, ma poi sono stati cancellati. Han- no provato a contattare le ambasciate, ma mancano i voli coordinati per rientrare in Italia". Per il giornale milanese, ‘le cronache raccontano di voli comunicati all'ultimo, aerei con prezzi esorbitanti, viaggi fino in Europa ma non in Italia. Un inferno’. Ma tanto, lo sappia- mo, la priorità a Montevideo sembra quella di destinare attenzione, e soprattutto tanti soldi, alla costruzione di un’area consolare, vero Merlo? Beh, non che la figura di Luigi Di Maio sia uscita bene in veste di ministro degli Esteri: a parte i soliti proclami, poca ciccia. Adele Castellaccio si trova ancora in Marocco: "Qui ci sono tra 700 e 800 persone bloccate. Sono persone temporaneamente all'estero e si sono trovate in un contesto surreale: a differenza di quanto detto dal ministro, non vogliono un biglietto gratis per tornare dalle vacanze. Il loro volo è stato annullato, ne hanno comprati altri e sono stati a loro volta annullati. Molti stanno rischiando di perdere il lavoro perché non riescono a rientrare". Postilla, i biglietti acquistati sono stati pagati, ma valgono zero. Una vera e propria avventura quella vissuta da Roberto Nativi: "Sono partito l'8 marzo per andare a Bucarest, ho chiamato la Farnesina per sapere se potevo partire e la sera Conte è andato in tv a dire che l'Italia era tutta zona rossa. Allora il governo rumeno è intervenuto per dichiarare di fatto lo 'stato di guerra', con ordinanze militari. Io sono corso all'aeroporto per cercare di prendere un volo, ma erano tutti cancellati. È iniziato un calvario allucinante. L'ambasciata ha fatto 12 voli speciali, ma veniva detto che erano riservati solo ai casi emergenziali. Poi il 2 maggio mia madre si è aggravata e ho spiegato all'ambasciata il mio problema. Ma voli speciali non se ne facevano più. Alla fine ho preso un aereo da Bucarest per Atene nella speranza di prendere il volo speciale che partiva da lì. L'ambasciatore mi ha concesso un permesso. Sono stato preso all'aeroporto, mi hanno prelevato il passaporto, sono stato tenuto dalla polizia per 20 ore nell'area arrivi e poi sono ripartito. Arrivato a Fiumicino il 19, ho fatto 39 ore di viaggio per arrivare a casa". E se non è un inferno questo...

Però, in Uruguay qualcosa sin è mosso, grazie alle interrogazioni parlamentari ed alle rimostranze di Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Italia Viva e anche timidamente dal Pd... Merlo (e il Maie) se n'è preso il merito, e fra qualche giorno arriverà un aereo. Ma non sarà tutto e solo poter gli italiani, è un volo "europeo" cioè potrà imbarcare altri cittadini dell'Europa che devono rientrare a casa. Un volo che speriamo avrà tutti i crismi di sicurezza previsti dalle norme Eu (distanza minima tra le poltrone etc...) dal costo certamente non "umanitario" come viene invece indegnamente catalogato dalla Farnesina: 600 euro a persona, un furto, una "estorsione" ha detto qualcuno. Come si fa a dargli torto???