Irascibile, irritabile, burbero, scontroso, stizzoso, scorbutico, brontolone - nonché il sempre utile e felicemente ambiguo "difficile" - l’italiano è molto ricco di termini per descrivere i pessimisti che girano con un cattivo umore perenne, circondati da una sorta di nuvola nera personale. Il guaio è che quei maledetti stanno benissimo. Un crescente corpo di ricerche sembra dimostrare che i brontoloni cinici tendono a guadagnare di più e a vivere più a lungo, hanno una maggiore capacità decisionale, sono bravi negoziatori, hanno matrimoni più stabili e sono perfino meno a rischio di malattie cardiache. L’unica consolazione per i buoni è che i burberi in servizio permanente, essendo per l’appunto dei pessimisti, non ci crederanno. Il dettame regnante è invece che dovremmo essere sorridenti, gradevoli e "positivi", vedere e apprezzare il lato migliore di tutto e di tutti. Sfortunatamente, le ricerche sui buonisti paiono suggerire che siano

Una classifica diversa se si concentra sulla sola Italia, dove dietro l'inglese le lingue straniere più studiate risultano essere il francese (72,3%), lo spagnolo (18,8%) e il tedesco (8,7%). Tuttavia questo trend è in rapida evoluzione e in molte scuole sistematicamente più ingenui, creduloni e meno attenti ai dettagli. Secondo diversi studi, la tendenza di vedere le cose sotto una luce positiva incoraggerebbe inoltre l’eccessivo consumo d’alcool e di cibo, nonché la pratica di sesso "non protetto"...

Ora, si tratta di associazioni statistiche e, peggio ancora, relative a caratteristiche umane altamente variabili e difficili da definire con precisione. Una logica c’è però. Il carattere umano è forgiato non solo dalla cultura ma anche dall’evoluzione attraverso la sopravvivenza. Il pessimismo e la sfiducia non sono piacevoli, ma sono dei meccanismi di difesa basilari - e siamo tutti, per definizione, discendenti da migliaia di generazioni di "sopravvissuti" che sono riusciti a vivere abbastanza a lungo per riprodursi in condizioni non di rado molto difficoltose. Comunque, fosse vero tutto ciò, cosa dobbiamo farci? Internet gronda di offerte per tisane, diete ed esercizi che farebbero riacquistare il sorriso. Ci sono corsi su come vedere il mondo in maniera positiva. Non risultano invece scuole che insegnano il pessimismo, il cinismo e la sfiducia. Quel ruolo pare sia stato affidato - spesso se non sempre - al mondo del lavoro...

James Hansen