Attenti a non cantare vittoria: "la battaglia contro il coronavirus non è ancora vinta. Non possiamo sentirci al sicuro". Lo ha detto ieri il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo in Senato con un'informativa nella quale ha fatto il punto sulla stato della pandemia. "La verità - ha spiegato l'esponente del governo giallorosso - è che oggi l'Italia è messa meglio rispetto agli altri paesi. E questo è un dato che ci viene riconosciuto a livello internazionale: un risultato di tutti, del governo, delle Regioni, del Parlamento e del nostro Servizio Sanitario Nazionale di cui dobbiamo essere orgogliosi". Un risultato, ha detto "dei nostri medici, infermieri e operatori sanitari che non smetteremo mai di ringraziare". Il ministro ha poi invitato al rispetto delle tre regole fondamentali per provare a "contenere" la diffusione del SarsCov2: obbligo di distanziamento sociale (un metro), la mascherina negli ambienti chiusi ed il lavaggio (frequente) delle mani, auspicando che tali "regole" siano condivise in tutto il Paese. "I dati - ha aggiunto - ci dicono che siamo in una fase di sostanziale stabilità, il virus circola, ci sono focolai ma il nostro sistema di monitoraggio e prevenzione, che abbiamo organizzato in ogni territorio, ci mette nelle condizioni di poter intervenire". Da qui dunque l'importanza di mantenere le distanze di sicurezza, indossare i dispositivi di protezione e lavarsi le mani. Regole che diventano a dir poco essenziali in vista delle nuove aperture previste in autunno, come quelle del settore fieristico e delle navi da crociera; anche perché, come ha sottolineato il titolare della Sanità: "le scuole riapriranno tutte a settembre". Si riparte, dunque "ma con prudenza e nel rispetto pieno delle regole e dei protocolli del comitato tecnico scientifico" ci ha tenuto ancora a ribadire il ministro della Salute. In attesa di un vaccino: "uno dei candidati più avanti nella ricerca potrebbe essere pronto entro la fine del 2020" ha quindi annunciato l'esponente dell'esecutivo Conte. Ed è quello in cui l'Italia ha un ruolo importante con i laboratori di Pomezia e Anagni. "L'Italia non sta a guardare, è in prima linea, e ci auguriamo di vedere un risultato in poche settimane" ha concluso Speranza.