L'altra settimana erano arrivati 20 milioni di dollari: l'ammontare dell'investimento che 'La Regina' di San Marzano aveva mandato per la realizzazione del primo stabilimento di salse di pomodoro negli Stati Uniti che prevede l'assunzione di 250 lavoratori. Adesso ce ne sono altri 27 di milioni: questa volta un assegno firmato da Epta, gruppo di Milano, leader nel settore della refrigerazione commerciale. Quasi $50 milioni di dollari complessivi che, nel giro di una decina di giorni, sono finiti in un solo stato degli USA: la Georgia. È infatti qui che il 'made in Italy' industriale si sta allargando con grandi e seri progetti nonostante la crisi portata dalla pandemia non sia ancora stata debellata.

"L'Italia - ha confermato in un comunicato Pat Wilson commissioner del Georgia Department of Economic Development - continua ad essere un importante fattore per quello che concerne gli investimenti internazionali nel nostro stato. Infatti Epta rappresenta una delle oltre 140 strutture italiane che impiegano oltre 5000 lavoratori georgiani. Questo impegno continuo è anche una testimonianza della linea adottata non solo con i partner nazionali, ma anche con quelli internazionali".

Epta ha la propria sede a Milano: negli anni '50 Luigi Nocivelli aveva iniziato la trasformazione dell'officina artigianale del padre in un grande leader nel settore degli elettrodomestici, poi nel 2003 la creazione di Epta, in greco sette, come il numero dei figli. Oggi alla guida c'è il figlio Marco Nocivelli e il gruppo nel 2018 ha avuto un fatturato di quasi un miliardo di euro. In questa grande crescita non potevano rimanere esclusi gli Stati Uniti: ecco allora prima l'acquisto di Kysor Warren e adesso l'investimento di Columbus in Georgia, 27 milioni di dollari che porteranno 200 assunzioni.

"Oltre a far crescere i nostri servizi e le nostre offerte di prodotto attraverso questa espansione - ha spiegato Damon Watt, vice presidente di Epta USA - investiremo anche nella formazione. Avremo un centro all'avanguardia per appaltatori, studenti e consulenti". Kysor Warren aveva già uno stabilimento a Columbus prima di essere ceduta alla Epta nel 2019. Adesso in un certo senso si torna al passato, ma con ben altri programmi. "L'impegno del gruppo Epta per la Georgia - ha sottolineato Brian Sillitto vice presidente per lo sviluppo economico del Greater Columbus Chamber of Commerce - è la testimonianza dell'approccio del nostro stato con i partner internazionali".

Lo stabilimento di Columbus avrà una superficie di 32.5000 metri quadrati e il secondo accordo, nel giro di pochi giorni, confermato dalla visita a Milano di un team della Georgia (che in precedenza si era recato anche in Campania per suggellare l'accordo con 'La Regina') è stato accolto in maniera entusiastica anche dal governatore dello stato Brian P. Kemp: "Voglio congratularmi con la gente di Columbus - ha dichiarato - per questa entusiasmante notizia e sono fiducioso che Kysor Warren Epta US continuerà a trovare successo nel nostro stato".

Gli inizi della storia italiana, in campo industriale, nella Georgia, si può far risalire al 1999 quando Franco Rossi, presidente di Aquafil USA, fu uno dei primi tre dirigenti incaricati di trovare una sede per l'azienda produttrice di tessuti e fibre. Arrivò a Cartersville e senza l'aiuto dello stato si mise alla ricerca, voleva soltanto che l'azienda fosse vicina ai clienti di Dalton, ritenuta la capitale mondiale dell'industria dei tappeti. "Da Milano mi sono trasferito 21 anni fa - ha raccontato recentemente - sarei dovuto restare due, tre anni, ma oggi sono ancora qui e non ho certo intenzione di andarmene. Questo per sottolineare come sia da un punto di vista di vita lavorativa che familiare e personale si tratta di una esperienza molto piacevole".

Franco Rossi in Georgia ha scoperto tanti aspetti positivi: dai costi per i terreni a quelli del lavoro, le tasse e gli incentivi dello stato che si sono rivelati importanti per la Aquafil: lo stabilimento ora impiega 480 lavoratori e la branca statunitense dell'azienda, che include anche altre fabbriche, ha registrato, dati risalenti a qualche mese fa, un fatturato di 168 milioni di dollari in gran parte provenienti dalla fibra Econyl, realizzata con materiale riciclato che può essere riutilizzato all'infinito. Ed evidentemente questa prima importante e positiva esperienza, ha fatto da traino per tutte le altre aziende italiane che hanno visto nella Georgia la sede ideale per espandersi negli Stati Uniti.

Roberto Zanni