Da Bloomington ad Alba il viaggio è lungo, sono infatti 7.260 chilometri. Ma per quale motivo si devono unire le due città? Semplicemente per la cioccolata. Se Alba è la capitale, da adesso anche Bloomington potrà dire la sua, entrambe nel nome di Ferrero. Il grande gruppo italiano, che ha la sua sede storica appunto ad Alba, ha infatti appena annunciato l'ultima novità: un investimento da 75 milioni di dollari per creare nella città dell'Illinois la sua prima fabbrica di cioccolata nel Nord America. Il nuovo centro di produzione aggiungerà 6.500 metri quadrati di superficie ai 21.000 già esistenti che attualmente servono per l'assemblaggio di alcuni prodotti dell'azienda nata in Piemonte.

Attualmente a Bloomington sono impiegate 383 persone alle quali ne verranno aggiunte almeno un'altra cinquantina per cominciare la produzione di alcune linee particolarmente popolari negli States compresi anche gli storici Rocher. "E tutto ciò sta succedendo durante una pandemia - ha sottolineato Patrick Hoban presidente e CEO del Bloomington-Normal Economic Development Council - e il fatto che Ferrero stia effettuando questo investimento mostra quanto il gruppo italiano creda in questa zona e nella sua forza lavoro".

La Ferrero ha acquistato lo stabilimento di Bloomington nel 2018 per 2,8 miliardi di dollari assieme ad alcuni marchi dalla Nestlé: costruito nel 1967 precedentemente ospitava le operazioni della Beich's Candy, popolare marchio fondato nel 1893. Bloomington, città dell'Illinois di poco meno di 80.000 abitanti, si trova a circa 220 chilometri a sud-ovest di Chicago, 12ª più popolata dello stato. Nell'ambito dell'accordo stipulato dalla Ferrero, ci saranno esenzioni fiscali relative all'ampliamento dello stabilimento mentre le contee di Bloomington, Normal e Gibson City, come McLean e Ford, hanno già approvato l'espansione e la creazione di una zona industriale attorno alla fabbrica Ferrero. L'immissione di 75 milioni di dollari da parte della Ferrero, la creazione di uno stabilimento che produrrà diversi prodotti, ha creato entusiasmo nella regione.

"Si tratta di una vittoria di tutta la comunità vista la situazione attuale dell'economia - ha ribadito Tari Renner, sindaco di Bloomington - con il COVID lo sviluppo si era bruscamente fermato in termini di investimenti da parte delle aziende. Come è possibile promuovere lo sviluppo durante una pandemia?" E ci sono già delle date. Infatti l'inizio dei lavori per la costruzione dell'impianto è previsto nella prossima primavera. "L'Illinois - ha dichiarato J.B. Pritzker, Governatore dello stato - è orgoglioso di accogliere il primo centro di produzione di cioccolata della Ferrero al di fuori dell'Europa. Si tratta di un investimento sulla gente, sulla comunità di Bloomington e la mia amministrazione è orgogliosa di avere Ferrero come partner comunitario in questa regione imprenditoriale, uno stimolo per nuovi posti di lavoro e per lo sviluppo economico".

Un passo importante anche per il grande gruppo italiano, come ha sottolineato Paul Chibe, presidente e CEO di Ferrero North America che ha la propria sede nel New Jersey. "L'investimento di Bloomington - ha spiegato - consentirà alla azienda di continuare a crescere nell'America del Nord creando al tempo stesso significative opportunità per la comunità. Siamo entusiasti di questa crescita qui e non vediamo l'ora di offrire grandi opportunità di lavoro alla popolazione dell'Illinois". Ferrero tra Stati Uniti, Canada e Caraibi ha circa 3.000 dipendenti, con sette uffici e otto stabilimenti.

"Sarà il nostro terzo stabilimento di produzione di cioccolata nel mondo - ha sottolineato in una nota Lapo Civiletti, CEO Ferrero - questo investimento rafforza il nostro impegno nella regione e giocherà un ruolo cruciale nel raggiungimento dei nostri obiettivi di crescita globale". Ma Bloomington rappresenta solo la punta dell'iceberg Ferrero per quello che concerne gli investimenti negli Stati Uniti: infatti negli ultimi 18 mesi sono stati annunciati anche l'espansione della sede del New Jersey e l'apertura di nuovi centri di distribuzione in Pennsylvania, Arizona e Georgia.

Roberto Zanni