Domenica 4 marzo in Svizzera si terrà un referendum sull'abolizione del canone della tv pubblica che ogni anno costa ai cittadini elvetici 451 franchi, circa 400 euro. Se i sondaggi dello scorso anno suggerivano che la maggior parte degli svizzeri era pronta a rottamare le tasse, rilevazioni più recenti hanno indicato che circa i due terzi degli elettori respingeranno la proposta e che il no all'abolizione potrebbe vincere con il 65% dei voti a fronte del 33% cui si ipotizza possa arrivare il Sì. Il referendum è stato sponsorizzato dai sostenitori del libero mercato e da altri critici delle tasse imposte dallo stato per i quali i residenti non dovrebbero pagare per guardare o ascoltare trasmissioni pubbliche. Gli oppositori del voto "No Billag" - così chiamato per la società che raccoglie le tasse - sostengono che garantire la programmazione di qualità in un'era di "fake news" e profitti dei media è nell'interesse pubblico.