C’era stata la proposta di trasferire l'Italian-American Festival dal downtown di Warren
ad Eastwood Field. Ma al termine della votazione, la maggioranza assoluta dei membri
del comitato ha deciso che non ci sarà nessun trasloco. Si è chiusa con uno schiacciante 59-8 la votazione che doveva decidere il destino del Festival.

La proposta del cambiamento era arrivata da Tony Cafaro, ex presidente del comitato, che assieme al suo gruppo aveva anche suggerito di mutare il nome della manifestazione con un piano che includeva la possibilità di raggiungere maggiori introiti, con parcheggi più accoglienti, un campo di bocce nuovo e anche la possibilità di coinvolgere comunità limitrofe.

Cafaro aveva spiegato che trasferire la sede del Festival avrebbe avuto effetti positivi anche sulla partecipazione, con il coinvolgimenti dei giovani italoamericani e ci sarebbe stata anche la possibilità di effettuare programmi che avrebbero avuto come obiettivo la maggiore conoscenza del patrimonio italiano.

"Trasferire il Festival a Eastwood non è uno schiaffo a Warren - ha detto prima del voto - deve essere visto come una espansione". Ma le sue argomentazioni non hanno convinto i membri del comitato i quali, praticamente all'unanimità hanno deciso che, almeno per questa edizione, in programma il prossimo agosto, l'Italian-American Festival resterà dove è sempre stato, a Warren.

"Mio nonno - ha detto uno dei membri, Corey Hovance - è stato tra i fondatori del Festival, per me è molto importante che rimanga a Warren: con il mio voto mantengo viva la sua eredità". Anche Enzo Cantalamessa, direttore dei servizi di sicurezza della città, ha seguito la stessa linea: "È nato e cresciuto a Warren e dovrebbe rimanere qui".

Caterina Pasqualigo