Oscar Arnulfo Romero, 'el obispo de los pobres', assassinato dagli squadroni della morte in El Salvador nel 1980, sarà dichiarato Santo. Lo ha comunicato la sala stampa del Vaticano, informando che Papa Francesco aveva dato il suo assenso, firmando il decreto
che riconosce i miracoli, cure miracolose, che la Chiesa attribuisce alla intercessione spirituale del vescovo salvadoregno.

Contemporaneamente è stato anche comunicato che Papa Paolo VI, diventerà Santo, il prossimo ottobre e anche se ancora si attende la data esatta si sa già che la canonizzazione avverrà contemporaneamente a quella di Romero.

Era nato il 15 agosto 1917 Oscar Arnulfo Romero y Galdamez, a Ciudad Barrios e fu designato arcivescovo metropolitano di San Salvador proprio da Papa Paolo VI, il 3 febbraio 1977, nello stesso momento in cui il suo Paese stava attraversando un violento conflitto interno. La sua intensa e continua lotta e le omelie in difesa dei diritti umani provocarono a quel tempo una durissima risposta da parte dell'esercito di El Salvador al cui interno si organizzò l'attentato che lo uccise. Il vescovo fu assassinato il 24 marzo 1980 a colpi di arma da fuoco mentre celebrava una messa nella cappella dell'ospedale Divina Providencia.

Chiamato il vescovo dei poveri, 'el obispo de los pobres', Oscar Arnulfo Romero divenne celebre perle sue parole in difesa di chi non aveva nulla. "La missione della Chiesa - disse in una delle sue omelie - è di identificarsi con i poveri, così la Chiesa incontra la sua salvezza". Il 9 marzo 1980, nella Basilica del Sagrado Corazon de Jesus, fu trovata una ventiquattrore, fu chiamata la polizia e un esperto artificiere disinnescò la bomba che vi era contenuta. Un attentato fallito, poi il 24 marzo l'assassinio, opera di un cecchino che sparò dall'interno di un'auto. Trentun anni dopo si seppe che fu Marino Samayor Acosta.

Sandra Echenique