Sono giovani, provengono da tutte le regioni italiane, hanno un titolo di studio di laurea o di scuola superiore, pianificano una loro presenza in Argentina per un periodo di tempo prolungato, mantengono contatti frequenti con l'Italia: sono questi i nuovi esponenti della presenza italiana nel paese latino americano, secondo i risultati più significativi di "Epica", lo studio sulla nuova presenza italiana in Argentina elaborato dal Laboratorio di Idee Italia-Argentina (Liia), "think tank" di giovani professionisti italiani e italo-argentini di Buenos Aires.

UNA NUOVA PROSPETTIVA DA CUI GUARDARE
"È una fotografia che ci mostra una nuova prospettiva da cui guardare alla presenza italiana qui", ha detto l'Ambasciatore d'Italia in Argentina, Giuseppe Manzo, aprendo l'incontro di presentazione di "Epica" organizzato in ambasciata proprio per far conoscere al mondo dell'impresa, dell'amministrazione pubblica e della ricerca argentini il profilo di questa una nuova categoria di italiani che vive oggi a Buenos Aires.

UN RAPPORTO CHE SI RINNOVA
"È il senso - spiega Manzo - di un rapporto eccellente che si rinnova. È un flusso che arricchisce ulteriormente e si integra molto bene con la componente storica dell'immigrazione che ha contribuito a costruire l'Argentina facendo grande l'immagine dell'Italia in questo Paese".

RICERCA SOSTENUTA DAL MINISTERO
La ricerca è stata sostenuta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione italiana attraverso il Comitato per gli Italiani all'Estero (Comites) e descrive le caratteristiche, le attività professionali realizzate dai nostri connazionali in Argentina ed i persistenti legami con l'Italia dei nuovi arrivati. Alla presentazione in Ambasciata hanno partecipato i rappresentanti della collettività e del governo argentino. Particolarmente significativo la presenza dei rappresentanti del Consiglio Argentino per le Relazioni Internazionali /Cari, il più importante centro studi dell'America Latina.