Fino al 3 settembre al New Orleans Museum of Art, il Rinascimento italiano sarà l'ospite d'onore. Due opere di Paolo Veronese, "San Gerolamo nel deserto" e "Sant'Agata in prigione visitata da San Pietro" saranno esposte per quella che è una mostra davvero straordinaria. Infatti è appena la terza volta che le due opere vengono offerte al pubblico assieme, e solo la seconda fuori dall'Italia. Una storia quella dei due capolavori firmati Paolo Veronese, dipinti tra il 1566 e il 1567 per una chiesa di Murano, che per certi versi è cominciata con il restauro realizzato dal Venetian Heritage con il sostegno di Bulgari. E proprio dopo la conclusione dei lavori che hanno riportato i dipinti allo splendore originale, i due quadri dopo 11 secoli si sono ritrovati uno accanto all'altro, prima a Venezia, quindi a New York, alla Frick Collection, prima volta fuori dai confini italiani. Terminata la visita nella metropoli, i due capolavori sono partiti alla volta di New Orleans per la gioia degli appassionati di arte di questa parte dell'America. "Veronese in Murano: Two Venetian Renaissance Masterpieces Restored" le due opere arrivate negli USA, si inserisce nel programma che Venetian Heritage dedica a quella che è la promozione e la conservazione del patrimonio artistico lagunare. Fino a metà marzo a New York, ora a New Orleans, ma il mese prossimo, sempre alla Frick Collecton della Big Apple, sarà esposto anche il modello in gesso a grandezza naturale di quella che fu una delle prime statue di George Washington. E sarà un nuovo appuntamento dedicato all'arte italiana e veneta in particolare, perché quel modello fu eseguito da Antonio Canova, il massimo esponente del Neoclassicismo in scultura, ribattezzato il "nuovo Fidia", nato a Possagno in provincia di Treviso l'1 novembre 1757 e poi morto a Venezia il 13 ottobre 1822.

Tony Porpiglia