E' caccia ai piromani che, la scorsa notte, hanno appiccato il fuoco ad una palazzina destinata a centro per migranti, a Pescolanciano, in provincia di Isernia. La struttura, su disposizione del prefetto, dovrebbe ospitare 16 richiedenti asilo, nonostante l'opposizione del sindaco e del popolazione. Sul fatto stanno indagando i carabinieri.

LA PREOCCUPAZIONE DEL SINDACO
Il primo cittadino del piccolo centro molisano, Manolo Sacco, si è detto "fortemente preoccupato" per l'accaduto. "La tensione è altissima" ha osservato. "La settimana scorsa - ha aggiunto - avevo convocato una riunione proprio per discutere dell'arrivo dei migranti in paese. In quella occasione i residenti ribadirono la ferma contrarietà. E il clima si è surriscaldato nei giorni scorsi, animando un dibattito sempre più serrato e dai toni accesi".

"HO CHIESTO AIUTO A SALVINI"
"Ho chiesto aiuto al ministro Salvini scrivendogli una lettera" ha poi rivelato il sindaco di Pescolanciano. "Gli ho detto - ha riferito dice - che sono il sindaco di un paese di 900 abitanti e ho bisogno di una mano. Gli ho chiesto di prendere in considerazione quello che sta succedendo qui, proprio a lui che anche prima di diventare ministro ha dedicato grande attenzione al problema. Da Salvini mi aspetto un aiuto concreto".

SACCO MINACCIA LE DIMISSIONI
Sacco ha minacciato le dimissioni se le autorità non lo sosterranno. "Mi dissocio dall'accaduto - ha spiegato -, ma chiedo aiuto alle istituzioni. La situazione in paese sta diventando sempre più critica. Il nostro 'no' all'arrivo dei richiedenti asilo lo abbiamo ribadito più volte, ma nessuno ci ascolta. Non mi sento tutelato ed ho anche pensato di riconsegnare la fascia da sindaco al prefetto. Sia chiara una cosa: abbiamo detto 'no' ai migranti, solo ed esclusivamente perché abbiamo dubbi sulla opportunità di utilizzare quella struttura".