Il numero di studenti che alla University of Miami stanno facendo domanda per il programma Study Abroad è cresciuto in maniera esponenziale con l'Europa che comanda, senza rivali, la classifica. E all'interno del Vecchio Continente i programmi più ricercati sono quelli di URome, seguita da UPrague e UParis. "Dall'anno scorso - ha spiegato Devika Milner, Director of Study Abroad della UM - abbiamo visto un aumento significativo. Il primo esempio viene da Roma, dove ci aspettiamo di mandare 36 studenti contro i 23 dello scorso anno. Un interesse e una richiesta così pressante che abbiamo dovuto anche respingere alcune domande e si tratta davvero di un evento raro".

Se Roma rappresenta la meta più ricercata, le destinazioni per gli studenti della University of Miami che vogliono andare all'estero sono davvero tante. C'è anche ovviamente l'Inghilterra, poi Scozia, Galles ancora la Germania. "Il nostro obiettivo primario - ha aggiunto Jessica Driemeier, assistant Director di Study Abroad - non è comunque quello di allontanare gli studenti dal nostro programma. Se la loro primaria destinazione non è accessibile, vogliamo fare in modo che prendano parte a un programma del quale abbiano necessità da un punto di vista accademico".

E la scelta è davvero vasta, si va a Roma all'Australia, da Vienna al Cile, ma c'è anche la Cina. Non c'è alla UM una spiegazione sicura sul perchè Study Abroad abbia incrementato la propria popolarità solo nel giro di poco tempo. Forse il fatto che gli uffici sono stati trasferiti in un edificio più centrale nel campo della università, ma probabilmente si tratta soprattutto dei risultati dell'entusiasmo portato dai docenti che fanno parte di questo programma accanto al supporto dei consulenti accademici.

"È stato anche il passaparola tra gli studenti del campus - ha spiegato in una intervista Emma Finn, studentessa di Creative Advertising and Psycology che ha passato la scorsa primavera proprio a Roma - per quello che mi riguarda l'Italia mi attratto per la natura calda e accogliente della sua cultura".

Tony Porpiglia-Caterina Pasqualigo