Napoli diventa teatro di uno scontro tra Stati Uniti e Russia che riporta con la mente ai tempi, neppure troppo lontani, della guerra fredda tra i due paesi e della divisione del mondo in blocchi contrapposti.

Un alto dirigente di una società statale moscovita specializzata nella produzione di motori, la Odk, è stato fermato lo scorso 30 agosto nella metropoli partenopea su richiesta delle autorità di Washington con l'accusa di spionaggio economico.

Lo scrivono i media russi, che sottolineano come il dirigente sia stato accusato di furto di documenti della General Electric allo scopo di favorire la produzione di motori per aerei civili. Dura la reazione di Putin, mentre dalla polizia italiano fanno sapere di aver eseguito un ordine di cattura internazionale vidimato dall'Interpol.