L’obiettivo era quello di mettere in piedi un nuovo movimento d’ispirazione filonazista, xenofoba ed antisemita denominato (Partito Nazionalsocialista italiano dei lavoratori). Ma l’operazione ‘Ombre nere’ portato a compimento ha consentito alla Digos di Enna e al Servizio Antiterrorismo Interno di smascherare soggetti (19, tutti indadagati) dell’estrema Destra che in comune avevano il "medesimo fanatismo ideologico" con perquisizioni avvenute in numerose città italiane. Sempre secondo le indagini, alcuni degli accusati avevano anche fatto riferimento ad una disponibilità di armi ed esplosivi e avevano condotto attività di reclutamento attraverso i propri account social. Era stata anche creata per lo scopo una chat chiusa denominata ‘Militia’, finalizzata all'addestramento dei militanti. Significativo al riguardo il coinvolgimento, in qualità di addestratore, di un pluripregiudicato calabrese, ex legionario nonché esponente di spicco della 'ndrangheta, con un passato da collaboratore di giustizia e già referente di Forza Nuova per il ponente ligure. Le accuse contestate agli indagati sono costituzione e partecipazione ad associazione eversiva ed istigazione a delinquere. Il gruppo aveva anche cercato di accreditarsi in diversi circuiti internazionali, avviando contatti con organizzazioni di rilievo come ‘Aryan Withe Machine - C18’, espressione del circuito neonazista Blood & Honour inglese, ed il partito d'estrema destra lusitano ‘Nova Ordem Social’. Tra i membri del gruppo c'era una 50enne residente nei pressi di Cittadella, nel padovano, impiegata e incensurata. Sul web usava il nickname 'Sergente maggiore di Hitler' e a casa sua sono state trovate bandiere con svastiche e fascio littorio e un volantino contro il deputato dem Emanuele Fiano con la scritta a mano 'Fiano ebreo di merda'.