Fa i conti Firenze. Due concerti sono già esauriti, a cinque mesi da "Firenze Rocks". Il successo è assicurato, così come l’affare. Un colossale business da 142mila turisti. Vasco e Red Hot Chili Peppers battono le presenze dello scorso anno. L’edizione 2019 registrò 172mila spettatori totali, con un meno 12,7% per cento rispetto all’anno precedente. Il concerto con il maggior numero di presenze in assoluto è stato quello di Ed Sheeran. Gli spettatori hanno speso finora circa 22 milioni di euro, di cui 19 solo nell’are fiorentina.

Una spesa che ha generato una produzione totale di 28,6 milioni. In quota crescente la percentuale anche di chi ha usufruito della tranvia, il 35%, il segno più, molto di più, rispetto al 23,3% del 2018. Con la plastica riciclata del festival verranno realizzare le nuove panchine per il parco delle Cascine. Irpet e Centro Studi Turistici, intanto, calcolano quale sarà il ritorno economico della manifestazione attraverso 2.333 interviste fatte al pubblico del Visarno. Con la prossima edizione del festival verrà battuto il record delle presenze nella storia del festival.

La certezza è pienamente rappresentata con le parole del promoter fiorentino Alessandro Bellucci. Il report è il risultato delle interviste realizzate al Visarno su un totale di 171.848 persone. "Con quattro esauriti allo Stadio Franchi", sottolinea il promoter Bellucci. Ed Sheeran, come detto, è il Re Mida con una punta di 62.080 spettatori. Il settanta per cento arrivato dalla Toscana, il cinque per cento dall’estero. Vince in questo caso l’Europa al di fuori dell’Italia, soprattutto con Regno Unito, Svizzera e Germania. In occasione dei Rocks, fanno il pieno alberghi e ristoranti.

Il turismo ringrazia Firenze. Circa 74mila persone non residenti a Firenze o in una località della Toscana hanno trascorso almeno un pernottamento in città o in una località limitrofa del capoluogo di regione. La durata media dei soggiorni è stata di 2,3 notti; 169mila i pernottamenti di chi si è fermato almeno una notte, 46mila negli hotel, 100mila nelle strutture extralberghiere, 22mila tra amici e parenti. Fanno in totale 142mila, pari all’83,7% del totale. A Firenze i Rocks fanno puntualmente boom. Grandi numeri anche per quanto riguarda il flusso di denaro. Ogni residente ha speso mediamente 18,7 euro; 53,6 euro per gli spettatori appartenenti alla frettolosa categoria del "mordi e fuggi".

Ventidue milioni e passa la spesa complessiva per chi si è fermato in città, il 79,5 per cento generata dai consumi dei turisti. Nelle casse di Firenze e dei comuni limitrofi sono entrati circa 19 milioni di euro. Al primo posto, la ricettività, 33,8%; al secondo posto la ristorazione, bar e affini, con il 32 per cento. Notevole la ricaduta economica su Firenze e la Toscana causata dal festival Rocks. Oltre 34 milioni di euro nell’edizione 2018, a fronte di 37,3 milioni nel 2019. Se si include l’unica data europea degli Imagine Dragons il 2 giugno, sempre al Visarno, ma extra festival.

Ventuno milioni virgola sette nella sola Firenze. Ricettività e ristorazione hanno trainato anche in città, laddove la percentuale per le attività immobiliari schizza al secondo posto (1,9 milioni di euro). Al terzo il commercio con 1.8 milioni. Nondimeno "Firenze rocker 2018" ha registrato una età media degli spettatori prossima ai trentadue anni. Il cinquantasette per cento di sesso femminile. Il festival, giusto dirlo, ha mostrato una chiara coscienza green, molto bella.

Un pubblico verde, che autorizza felici prospettive per il futuro. Prima di tutto dall’edizione imminente targata 2020, ovvio. Significativo l’uso della tranvia per gli spostamenti, ma il mezzo più utilizzato per raggiungere la città da fuori resta comunque l’auto. Se ne è servito il 62,4%. Le star in programma hanno influito concretamente sulla scelta di assistere ai concerti Rocks. Molto di più il fatto che sia Firenze il teatro degli spettacoli, con il suo fascino sempiterno, la sua arte, la sua magia di città ricca di tesori e testimonianze di civiltà. Il 27,8% ha scelto Firenze, senza guardare alle star della musica presenti in cartellone. Entusiasmante e magnifico il risultato: in 15mila hanno visitato almeno un museo o una mostra temporanea. Si fa addirittura fatica a credere che sia effettivamente andata così. Qua la mano, gente. E in questo caso, siano benedetti i rocks.

di FRANCO ESPOSITO