I servizi di intelligence degli Stati Uniti avevano avvisato per tempo il presidente Donald Trump a proposito dei rischi legati a una possibile epidemia di coronavirus, ma il tycoon minimizzò e non si preparò a dovere ad affrontare il problema.

Lo scrive il Washington Post in un articolo che riporta dichiarazioni di diversi dirigenti statunitensi di spicco. Gli 007, in particolare, redassero numerosi rapporti tra gennaio e febbraio sul nuovo, pericoloso virus che si stava diffondendo in Cina.

Nell'articolo della prestigiosa testata si specifica come Trump e molti parlamentari abbiano avuto la possibilità di leggere i report e di documentarsi sulle azioni di intraprendere: in realtà le precauzioni non sono state adottate e il virus si è diffuso a macchia d'olio anche negli States.