Nella giornata in cui si celebra l'importanza del lavoro e dei lavoratori, risorsa fondamentale per il Paese, il Capo di Stato Sergio Mattarella di sicurezza e senso civico. "Finalmente riapriamo, ma non dobbiamo archiviare tutte le angosce di questo periodo", esordisce - "continuiamo a dimostrarci maturi e ripartiamo dalla sicurezza e dal senso civico".

VIETATO DIMENTICARE LE VITTIME Per il Presidente, sarebbe "imperdonabile" dimenticare in un istante tutte le angosce che abbiamo vissuto in questi mesi e "la violenta é veloce aggressione del virus, o il fatto che siano stati superati i 200.000 contagi e che ogni giorni si è costretti a contare centinaia di morti. È ora di ripartire, certo, ma con calma e razionalità.

IL RUOLO DELL'EUROPA Ma non mancano toni ottimistici. L'Italia è un "paese maturo e forte" , e questa battuta d'arresto "dovrà spingere ad una ripartenza che valorizzi le nostre potenzialità, senza essere vittime della globalizzazione o della digitalizzazione dell'economia, operando scelte lungimiranti". Qui ha richiamato l'Europa, chiedendo un suo sostegno e che, riconosce, ha già operato scelte importanti sotto questo verso.

ALLE FAMIGLIE Più volte ha lodato il popolo dello Stivale: maturo, responsabile, cauto e civile: il comportamento "ammirevole" degli italiani non deve essere vanificato proprio adesso. "Non c'è Republica senza lavoro" - afferma, richiamando alla Costituzione - e quindi, proprio alle famiglie vessate dall'epidemia, a chi è rimasto senza lavoro e a chi ha dovuto chiudere la propria attività, "va il sostegno - equo, efficace e tempestivo - delle politiche nazionali e del Governo".