Pedro Figari Solari nacque a Montevideo il 29 giugno del 1861. Scrittore, avvocato e politico uruguaiano di stirpe ed una delle più importanti figure della pittura latinoamericana, Figari ha marcato a fuoco il suo stile e volontà americana nella storia dell’Uruguay. I genitori Giovanni Figari Di Lazzaro e Paola Solari erano giunti attorno al 1850 a Montevideo provenienti da un piccolo paese in provincia di Genova come emigranti, fuggendo dalla guerra di Indipendenza italiana. Studió legge e fu un grande avvocato diventando il grande protagonista dell'abolizione della pena di morte avendo avuto un ruolo preponderante nel cosiddetto caso Almeida, in cui dimostró l'innocenza di un tenente dell'esercito accusato di un crimine che non avevo commesso.

Nel 1886 viaggiò con la sua giovane moglie in Europa, dove conobbe i principali movimenti artistici del vecchio continente in piena effervescenza. Di ritorno a Montevideo, anche se il suo lavoro di avvocato e giornalista abbia impiegato gran parte del suo tempo, fu sempre vicino alle arti visive. Nel 1910 propose una riforma della "Escuela Nacional de Artes y Oficios" con uno spirito profondamente innovativo, cercando di integrare arte e artigianato, e nel 1915 ne divenne Direttore Generale. Dal 1921 si stabilì prima a Buenos Aires e poi a Parigi. In questo periodo si dedicó quasi esclusivamente alla pittura, attività che ha sempre svolto privatamente. Tenne mostre e ben presto ottenne grande successo con il pubblico e la critica. In Europa, ricevette la visita dei grandi pittori contemporanei dell’Uruguay Joaquín Torres García e Rafael Barradas.

L'opera di Pedro Figari si distingue per la predominanza del colore e la figura come una macchia, esponendo magistralmente le caratteristiche culturali dell’Uruguay contadino e il Candombe. Nei suoi disegni o illustrazioni la sua linea è fluida ed espressiva. I suoi temi sono spesso cortili coloniali o scene i cui protagonisti sono di razza negra. Nel 1885 si laureó come Dottore in Giurisprudenza della Università della Repubblica e la sua tesi su Diritto Agrario, fu pubblicata con onori. L'anno seguente si sposò con María de Castro Caravia e viaggiò in Europa per la prima volta. Nel 1887 nacque la sua prima figlia, Isabel, che morì poco dopo la nascita. Successivamente giunsero María Elena, Mercedes, María Margarita, María Delia, Juan Carlos, María Isabel, Emma e Pedro. A 29 anni frequentò corsi di pittura con il maestro italiano Goffredo Sommavilla, ma fu solo nel 1918 che rinunciò alla sua vocazione pittorica.

Nel 1915 fu nominato Direttore della "Escuela Nacional de Artes y Oficios", dove propose una nuova tipologia di workshop in un sistema misto, puntando sempre alla formazione dell’alunno, non solo nella tecnica dell'artigianato, ma anche per collegare l'industria e l'arte con un'identità americana. Promosse cosí la denominata "mentalità nazionale" con criteri propri e rivoluzionari per l’epoca. Ma Figari non è molto conosciuto soltanto per le sue opere artistiche, ma anche come eccezionale avvocato, politico, giornalista, scrittore, pedagogo e umanista, rendendo impossibile dissociare il contenuto e la ricchezza dei suoi quadri dalle altre sue caratteristiche che hanno nutrito la sua azione e il suo pensiero. Con un'intensissima attività pubblica, nel 1889, fu nominato "Difensore dei poveri" in materia civile e penale, una posizione che occupó fino al 1897.

Nell’anno 1895 Figari intraprese la difesa di un soldato, il guardiamarina Enrique Almeida, falsamente accusato di un omicidio commesso a Montevideo. La causa, sviluppata in ben quattro anni, riveló l'innocenza di Almeida. Nel 1896 pubblicò la famosa causa "Il crimine di via Chaná" rivendicando il guardiamarina Enrique Almeida, nella quale espose gli interessi della stampa ostinata a incolpare Almeida. Nel 1897 fu eletto deputato del Partito del Colorado per la regione di Rocha, poi rieletto nel 1900 e 1902 per Lavalleja. In quegli anni presentò un disegno di legge per la creazione di una Scuola di Belle Arti, prestò servizio come Consigliere di Stato, fu nominato consigliere del Dipartimento Nazionale degli Ingegneri, fu membro del Consiglio Penitenziario e presiedette l'Ateneo di Montevideo, da cui promosse decine di progetti.

Durante la Rivoluzione del 1904, Pedro fu nominato Presidente del "Consiglio degli aiuti centrali" creato dal grande Presidente José Batlle y Ordóñez per dare assistenza medica ai feriti dopo le battaglie dell’epoca. Nel 1927 il Ministero degli Affari Esteri lo nominò membro della missione speciale presso il re Giorgio V d'Inghilterra con il grado di Ministro Plenipotenziario, poco dopo aver ricevuto l'Ordine dell'Impero Britannico a Buckingham Palace. Più di cento anni dopo la battaglia ideologica condotta da Figari nel suo impegno per un'educazione globale al servizio dell'autonomia dell'industria nazionale e regionale, i nuovi progetti educativi di progressismo come l'UTEC (Universidad Tecnológica del Uruguay) sono stati frutto del suo lavoro.

Nel suo libro "Educazione e Arte", considerato come uno dei saggi più brillanti della pedagogia uruguaiana, Figari lanció la sua profezia sulla questione dell'industrializzazione del paese: "Si presume che le nazioni sfinite da questa mostruosa guerra (la Prima Guerra Mondiale) debbano compensarsi con la nostra ricchezza naturale e che, rivolgendo a questi paesi le loro attività in modo molto più determinato, più consapevoli delle nostre, veniamo annullati come individui indigeni, se non altro qui. più autoctoni di quello della natura, e quindi siamo soggetti alla carta!, di semplici ausiliari delle loro abili e grandi compagne di sfruttamento, che farebbero impallidire ulteriormente i deboli di cuore, mentre la locomotiva trionfale spegne l'eco languida delle decime giacche. Non è il momento di vivere fiduciosi nell'opulenza dei nostri territori", si legge nel suo libro profetico.

Pedro Figari, sangue italiano, orgoglio di tutti gli uruguaiani, fa parte di quella grande tradizione del paese che ci ospita come motivo di orgoglio anche della nostra comunità.

Stefano Casini