Non è per niente un periodo semplice per il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, messa alla berlina per la bozza di linee guida per il rientro a scuola a settembre. Nella giornata di ieri in circa 60 città italiane docenti e studenti si sono dati appuntamento proprio con l’obiettivo di far ragionare la grillina. Chiaro il messaggio: senza l’assunzione di nuovi docenti e Ata è inutile parlare del reperimento di spazi extra provvisori. Inoltre, la scuola deve ripartire in presenza già a settembre. Altra richiesta, i test sierologici. Anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, è contro le linee guida della Azzolina (così come anche il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini): “Non sono ricevibili e quindi, insieme agli altri governatori, abbiamo dato le nostre controproposte sperando che si concretizzi a livello centrale una linea programmatica risolutoria”. E ieri la Lega ha organizzato un breve sit-in davanti al Miur per manifestare contro il ministro, accompagnando il tutto con uno striscione con su scritto ‘Azzolina bocciata’. Così il leader Matteo Salvini: “C’è un ministro assolutamente non in grado di gestire le scuole italiane. Non c’è certezza su come si riparte e quando si riparte. La maggioranza cambiasse il ministro Azzolina, è una sciagura”.