Conte ed alcuni ministri del suo Governo (Bonafede, Di Maio, Gualtieri, Guerini, Lamorgese e Speranza) hanno ricevuto un avviso di garanzia dalla procura di Roma in seguito ad alcune denunce sulla gestione dell’emergenza Coronavirus, presentate da cittadini, avvocati ed anche dall'associazione di consumatori Codacons. Denunce ed esposti, circa 200 in tutto, finiti sulle scrivanie dei pm Eugenio Albamonte e Giorgio Orano, riguardano due ambiti della gestione della pandemia da parte del governo: da un lato, infatti, si accusa l'esecutivo giallorosso di non aver saputo affrontare l'emergenza. Dall'altro, nel secondo filone, sono stati inseriti tutti gli esposti in cui si ipotizzano reati di abuso d'ufficio e attentato contro i diritti politici del cittadino per l'imposizione delle norme legate al lockdown. La stessa Procura capitolina, tuttavia, secondo quanto riferito dal governo in una nota, avrebbe ritenuto quelle accuse "infondate" e dunque "da archiviare. Dunque, come ha spiegato lo stesso Palazzo Chigi, si tratterebbe di un atto dovuto. Perché, come ha scritto il premier su Fb "abbiamo sempre agito in scienza e coscienza, senza la pretesa di essere infallibili ma nella consapevolezza di dover sbagliare il meno possibile per preservare al meglio gli interessi della intera comunità nazionale". "Ci siamo sempre assunti la responsabilità, in primis 'politica', delle decisioni adottate. Decisioni molto impegnative, a volte sofferte, assunte senza disporre di un manuale, di linee guida, di protocolli di azione", ha quindi rimarcato Conte. "Lasciamo che la Magistratura completi questo iter procedimentale. Io e i Ministri siamo e saremo sempre disponibili a fornire qualsiasi forma di collaborazione che ci verrà richiesta. Il bene dell’Italia e degli italiani, prima di tutto", ha concluso Conte. Secca la replica delle opposizioni. Così Matteo Salvini (Lega): "Conte dovrebbe essere arrestato. Hanno sulla coscienza i morti in Lombardia e gli affamati nel resto d'Italia, perché non hanno chiuso la Lombardia quando dovevano e hanno chiuso l'Italia quando non dovevano". Il Comitato dei parenti delle vittime: "Le nostre denunce non saranno archiviate".