Gli esami strumentali hanno confermato i timori, del resto le urla di dolore e le lacrime al momento dell'infortunio non lasciavano presagire nulla di buono. Nicolò Zaniolo, talento della Roma e della nazionale azzurra, ha rotto nuovamente il crociato. Questa volta il sinistro, dopo che il 13 gennaio scorso si era fatto male al destro.

Per recuperare da quel brutto infortunio ci sono voluti sei mesi, gli stessi che - molto probabilmente - gli serviranno per tornare in campo dopo l'incidente-bis, occorso nel primo tempo di Olanda-Italia di Nations League. Domani Zaniolo sarà operato a Villa Stuart, il suo stato d'animo comprensibilmente è cupo.

“Per tutti quelli che mi stanno chiedendo come sto, stamattina ho svolto le visite di rito che hanno evidenziato la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Ringrazio tutti quanti sia tifosi della Roma che non per il supporto, tornerò presto”, le parole del 21enne su Instagram.

E intanto è polemica. L'impiego di Zaniolo in un match ufficiale da parte di Mancini è stato affrettato? Era il caso di rischiare sin dall'inizio un giocatore reduce da un grave infortunio e con pochi allenamenti nelle gambe? Per la Roma di Friedkin la prima, grande grana da affrontare.