Regione Lombardia senza pace. Come se l’avesse investita un terremoto durante il lockdown. Il presidente leghista Attilio Fontana a bagnomaria nella bufera. La Procura di Pavia gli ha “aperto”il cellulare. L’ordine del procuratore Mario Venditti è quello di effettuare “una copia forense” dei telefonini del governatore della Lombardia e degli assessori Giulio Gallera e della responsabile della segreteria Giulia Martinelli, ex compagna di Matteo Salvini. Nessuno dei tre, al momento, risulta indagato. I legali di Fontana stanno valutando se impugnare il provvedimento della Procura. Le indagini nell’ambito dell’inchiesta Diasorin riguardano l’affidamento diretto di 500mila test sierologici per due milioni di euro. Gli inquirenti hanno acquisito tutti i dati presenti sul telefono del governatore Attilio Fontana. La Regione Lombardia, da lui presieduta e governata, aveva stipulato, ad aprile, un accordo con l’ospedale San Matteo Pavia. Quei 500mila test sierologici che hanno scatenato la reazione forte della concorrente Technogenetica, che ha fatto ricorso. Il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione. Sulla vicenda indagano le procure di Milano e Pavia. “Turbata libertà di scelta del libero contraente e peculato” i reati ipotizzati dalla Procura di Pavia. Otto gli indagati. Un guaio davvero grosso per la giunta della Lombardia. L’affidamento diretto alla società Diasorin accordato dalla Regione Lombardia preceduto da una sperimentazione nei laboratori del Policlinico San Matteo. Il sospetto dei pm è che “i legami politici possano aver influito sulla scelta di Diasorin in qualità di partner dell’ospedale pavese”. In pratica, la giunta della Regione Lombardia potrebbe aver imposto i test della società piemontese sena prendere in considerazione altre possibilità. Da qui le accuse nei procedimenti di scelta. “La Diasorin spa ha uffici anche nell’Insubria Biopark a Gerenzano, Varese”, scrivono in pm nel primo decreto di perquisizione. In quel polo scientifico si trova la sede Attilio Fontana legale della Fondazione istituto insubrico. Il direttore generale è Andrea Gambini, già commissario della Lega varesina e presidente della Fondazione Irecs Carlo Besta. Al centro dell’inchiesta, anche una serie di pagamenti, in epoca coronavirus, a una società di Gambrinida, parte della Diasorin. L’elenco degli otto indagati dalla Procura di Pavia comprende anche il direttore del laboratorio di virologia del San Matteo, Matteo Alessandro Venturi. Il decreto di perquisizione esibito dalla Guardia di Finanza fa riferimento ad alcune chat che risulterebbero cancellate dal cellulare di Venturi. Jacopo Pensa, legale di Fontana, ha contestato la procedura seguita nella perquisizione. “è grave che sia avvenuta con modalità non pertinenti alla finalità dell’operazione, con un decreto non circostanziato m applicabile a chiunque. Evidente appare la criticità costituzionale”. Il legale ritiene che sarebbe stato sufficiente un invito al presidente Fontana, “a fornire i dati telefonici per raggiungere il medesimo risultato investigativo”. Sarà valutata l’impugnazione del provvedimento per arrivare a una verifica “giurisdizionale sulla correttezza formale e sostanziale dell’atto disposto”. Il Consiglio di Stato, a metà luglio, aveva sospeso gli effetti di una sentenza con cui il Tar della Lombardia aveva azzerato l’accordo, in seguito a un ricorso della Technogenerica, concorrente della Diasorin. L’inchiesta in corso appesantisce il difficile momento della Lega, uscita ammaccata dalle recenti elezioni regionali. Continua a tenere banco la vicenda della Lombardia Film Commission. La fondazione no profit i cui soci sono Regione Lombardia e Comune di Milano. Si occupa della realizzazione di film, fiction, tv, spot pubblicitari, documentari e di ogni forma di produzione audiovisiva regionale. La Fondazione è presieduta da Alberto Dell’Acqua, docente dell’università Bocconi. Gli uffici sono ubicati a Bergamo, Brescia, Como, Crema, Lecco, Lodi, Mantova, Pavia. Dall’inchiesta ogni giorno viene fuori una novità. In genere spiacevole per la Lega, tra confessioni, rivelazioni, ammissioni dei personaggi implicati nella vicenda. L’ultima ha la voce di Luca Sostegni, già liquidatore della Paloschi. La società proprietaria dell’immobile di Cormano acquistato per 800mila euro dalla Life. Arrestato a luglio, Sostegni è in carcere, accusato di estorsione e peculato. “I contabili della Lega? Io sacrificato da personaggi senza scrupoli. Gli assegni li ho visti solo passare. Non ho mia incontrato Salvini, tantomeno il tesoriere leghista Centemero”. Si resta in attesa della prossima puntata.

FRANCO ESPOSITO