Vaccino anti Covid, i contrari e gli esitanti sono tanti. Tanti e agguerriti. Per questo, anche se non solo per questo, è pieno di riflessivi e ponderati inviti ad aspettarli, dar loro tempo e darsi tempo per convincerli. Inviti a non forzarli, tanto meno obbligarli. Inviti a dar spazio, tempo e parole alle loro ansie. Inviti a lasciar loro spazio e tempo. Quanto tempo, quanto spazio? Fino a rimetterci la pelle?

E se non si convincono?- Un aereo fuori pista, metti di essere in un aereo che è andato fuori pista. Occorre scendere, uscire in fretta. L'aereo può incendiarsi. In fretta, muoversi verso l'uscita. Ma nel corridoio c'è qualcuno che non si muove, resta lì bloccato dalla paura dall'esitazione. Blocca la fuga dal pericolo di tutti gli altri, che si fa? Si prova a calmarlo, a convincerlo. Ma per quanto tempo, quanto tempo c'è per parlargli con calma prima di dover far altro? E che si fa con l'altro passeggero che grida: non scendete, il fuoco vi prenderà là fuori, più sicuro restare dentro? Si aspetta si convinca anche lui? Di cosa?

Una nave incagliata sugli scogli, una nave che imbarca acqua, si inclina. Sui ponti a calare le scialuppe di salvataggio. C'è chi si rifiuta di salire, certo che la scialuppa non reggerà il mare e lo farà affogare. Blocca la messa in acqua delle scialuppe, ritarda e compromette la salvezza altrui. Che si fa con lui? Ci si siede a parlare con calma e si esaminano le sue ragioni? E quando si mette a gridare che la scialuppa è legno marcio aumentando il ritardo nel mettersi in salvo che si fa, si mostra il certificato di idoneità della scialuppa mentre l'inclinazione della nave sta per rendere impossibile o quasi la messa in acqua delle scialuppe stesse?

Una fila per la distribuzione di cibo e medicine, che si fa con quello che arriva e grida che il cibo è avvelenato e le medicine ti rendono schiavo? Lo si invita a un confronto?

Informazioni, 37% italiani vuole piene informazioni sul vaccino - Moltissimi, quasi tutti gli esitanti portano avanti un argomento apparentemente neutro ed ovvio, il 37% degli italiani pare voglia tutte le informazioni sul vaccino. Non è vero ma ci credono. Non è vero che vogliono informazioni. Le hanno, sono a disposizione. Ma siccome sono informazioni che vengono dalla scienza o dai governi allora secondo gli esitanti non valgono. E chi mai dovrebbe darle queste informazioni se non i governi, le autorità e organizzazioni sanitarie, la comunità scientifica?

Ovviamente tutti gli altri, chiunque sia non medico, non scienziato, non autorità, non ricercatore, non governante. E poi cosa se ne farebbero gli esitanti dei testi di microbiologia necessari ad esaminare criticamente i report della sperimentazione vaccinale? E' come chiedere informazione dettagliate e filologiche sulla Divina Commedia non sapendo né leggere né scrivere. Questa delle informazioni è o una consapevole manfrina o inconsapevole auto inganno. Comunque, si diano informazioni a chi le pretende sia pure avendole già. Ma quanto è il tempo delle informazioni?

Vaccino fatto troppo in fretta - Anche questo è argomento su cui gli esitanti poggiano la loro esitazione. Come mai hanno fatto troppo in fretta sembra interrogativo legittimo, anzi doveroso. E' stato spiegato, comunicato, reso noto (a proposito di informazione) che un drastico taglio dei tempi è dovuto al fatto che le aziende hanno cominciato a produrre fiale al buio. Al buio, prima di essere certe delle autorizzazioni sanitarie. Al buio, senza timore di rimetterci soldi. I soldi venivano dai governi, quindi le aziende farmaceutiche hanno cominciato a produrre in parallelo con la sperimentazione e non dopo le autorizzazioni a sperimentazione avvenuta. Anche avessero dovuto buttare le fiale, non ci sarebbe stato per loro default economico. Il modo tramite i governi si è pagato l'abbreviazione dei tempi per avere un vaccino.

Altra e seconda informazione data: tempi ridotti perché per la prima volta si è usata nuova tecnologia per il vaccino. Le stessa tecnologia che si usa per le cure mirate ai tumori. Una tecnologia che il comprenderla richiede ovviamente competenza e studi. Ma chi senza competenze e studi ovviamente non la capisce, informato della nuova tecnologia, ne deduce che ci fanno (chi?) diventare ogm. Aspettiamo anche che il cittadino dubbioso completi il suo corso di studi in genetica molecolare?

Rispettare gli esitanti - Certo, rispettare gli esitanti, inutile controproducente liquidarli e relegarli come ignoranti. Ma si potrà anche chiedere conto agli esitanti del come mai nessuna esitazione o dubbio o richiesta di informazione prima di comprare o assumere Viagra (Pfizer). O no? O l'esitante non solo va rispettato ma neanche incalzato e turbato? E, aspettando aspettando che l'esitante si convinca, vanno aspettate anche le violenze, le minacce, la bava alla bocca dell'ala militante No Vax? Che si fa con quelli che augurano la morte, possibilmente atroce e dolorosa, a chi si vaccina? E che si fa con quelli che giurano di avere il filmato in cui si vede che la vaccinazione dei potenti è solo una finta, c'è il tappo nella siringa? Si aspetta si convincano anche loro? Ci si siede a ragionare anche con loro?

La zoppia culturale - C'è, anche in questa del vaccino, la zoppia culturale ormai consolidata nell'andatura e nel procedere della nostra vita associata. Ragione, coscienza e dovere sono azzoppati e ritardati, mutilati perfino dall'idea che molta gente se fa numero sia il popolo. E che quindi un gran numero di mani alzate sia la volontà popolare. E che la volontà popolare così definita (per quantità) sia onnipotente. E onnisciente. Che null'altro si possa e si debba se non attendere che la volontà popolare si convinca, se mai lo farà. Idea che si abbiglia nel guardaroba della democrazia ma nulla ha a che fare con la democrazia. Democrazia è comunità di cittadini, cittadino è consapevolezza ed esercizio di diritti e doveri. Democrazia è l'istituzionalizzazione in Stati e Costituzioni della prevalenza dell'interesse generale.

Democrazia non c'entra con aspettare esitanti al vaccino. Aspettarli, spiegare, provare a convincere è cosa saggia, forse utile, doverosa e ragionevole. Democrazia è invece non aspettarli per un tempo indefinito, democrazia è non aspettarli per un tempo così lungo da rimetterci la pelle.

di Lucio Fero