Cabina di regia, ieri, a Palazzo Chigi, per decidere la scaletta delle riaperture, sulla quale, poi, il Consiglio dei ministri, convocato in serata, si è espresso con un nuovo decreto. Innanzitutto il coprifuoco che viene spostato da domani alle 23 e poi, dal prossimo 7 giugno, alla mezzanotte, fino ad essere abolito del tutto a partire dal 21 giugno così come chiesto espressamente dal premier Draghi (sempre se i dati sul Covid permetteranno l'ammorbidimento graduale della restrizione).

Sempre dall’1 giugno, ristoranti e bar potranno aprire a pranzo e a cena anche al chiuso. Dal 22 maggio, invece, nei festivi e prefestivi, riapriranno gli esercizi commerciali in mercati e centri commerciali, gallerie e parchi commerciali. Dal 15 giugno ripartirà anche l’industria del wedding, sia pure solo con "green pass", vale a dire con la certificazione di vaccinazione o con un tampone negativo per i partecipanti. Durante la cabina di regia è stata decisa anche la riapertura anticipata delle palestre già a partire dal 24 maggio. Centri termali e piscine al chiuso potranno invece riaprire solo dall'1 luglio.

Le nuove misure trovano d'accordo anche il ministro della Salute Roberto Speranza, da sempre molto prudente: "Non dimentichiamo però la prudenza e l'attenzione alle norme fondamentali di prevenzione. La fiducia nella scienza e nelle sue evidenze è un faro irrinunciabile". "Intesa totale sulle misure" per il capodelegazione M5S Stefano Patuanelli. Soddisfatto anche il leader dei dem Enrico Letta: "È la linea giusta. Quella che eviterà richiusure, farà ripartire l’economia e darà forza alla stagione turistica".