Dunque, la vicenda legata alla possibile perdita da parte della Rai dei diritti della trasmissione ‘La giostra del gol’ per gli italiani all’estero sarà presto messa all’attenzione anche del presidente del Consiglio Mario Draghi. Giusto così, perché se i connazionali che votano all’estero per i politici del BelPaese significa che il premier è anche il loro primo ministro. E siamo certi che Draghi cercherà di capire come mai si è arrivati a una scelta scellerata e che discrimina ancora di più gli italiani all’estero che da anni ingoiano bocconi amari. Togliergli anche il pallone, lo sport per antonomasia nella patria di Rivera, Mazzola e Baggio, è davvero troppo.

Noi la chiamiamo mancanza di rispetto, ma anche parte di pressapochismo da parte dei dirigenti Rai che sembrano vivere in un’altra galassia. Noi de ‘La Gente d’Italia’, nati e cresciuti per difendere i diritti degli italiani all’estero, siamo stati i primi a porre all’attenzione dell’opinione pubblica questo che consideriamo come uno scandalo e piano piano notiamo che l’interesse verso il tema in questione sta prendendo piede anche a Roma, (Fratelli d'Italia e Pd lo confermano con i loro interventi....) sperando che nei palazzi del potere possano arrivare buone notizie: il ripristino de ‘La giostra del gol’ dalle frequenze di Rai Italia.

E a proposito di questo canale televisivo, siamo stati critici con il direttore Marco Giudici che, secondo noi, vista la sua esperienza (non è di certo un novellino nel mondo del lavoro…) poteva imporsi di più e far valere tutto il suo speso specifico. Ma forse, conoscendo i personaggi al vertice della Rai non gli hanno dato né il tempo né l'opportunitá di "battagliare".... Insomma, forse poteva spendersi maggiormente per gli italiani all’estero che di certo preferiscono il pallone piuttosto che fiction o programmi triti e ritriti.

E spiace che l'abbia presa come un attacco personale cosí come continua a sostenere l'agenzia Aska.....(non si capisce ancora a quale titolo visto che le esternazioni di Giudici sono state da noi puntualmente pubblicate e in prima pagina del giornale...). Bene, adesso non resta che aspettare il pensiero di Mario Draghi che, essendo un uomo di mondo sa benissimo che la Rai non può scivolare su questa buccia di banana.

MIMMO PORPIGLIA