Così vicini, così lontani e non stiamo parlando di distanziamenti. Sapevamo che c'erano due Leghe, e oggi scopriamo che hanno una salute finanziaria molto diversa: il vecchio partito di Umberto Bossi - che dovrebbe restituire i famosi 49 milioni di euro - con quasi un milione di euro di passivo - e il nuovo partito di Salvini che fa oltre 2 milioni di euro di utili.

Poi ci sono i due Movimenti 5 Stelle, quello di Grillo e quello di Conte, con i rispettivi sostenitori e le mediazioni ancora in corso. Nel governo c'è chi vuole la riforma della giustizia della ministra Cartabia e chi no, precisamente i 5 Stelle. La mediazione della guardasigilli e di Draghi dovrebbe avere funzionato, il 23 luglio i grillini potrebbero votare a favore - uniti - anche se l’incognita resta.

Come resta anche sul Ddl Zan, la legge contro l’omotransfobia che spacca il Paese, la Chiesa, il parlamento e anche Instagram. Sulle elezioni dei Comites pareri discordanti. La maggioranza vuole che siano spostate per la pandemia ancora in atto soprattutto in America Latina e c'è invece che vuole che si svolgano il 3 dicembre. Anche il calcio non se la passa bene e Spalletti contro Totti, Mourinho contro l’Inter e Sarri contro la Juventus.

Ma sulla finale degli Europei di stasera in Inghilterra dovremmo essere tutti d’accordo. Almeno su quella. La Nazionale a Wembley ma anche Matteo Berrettini a Wimbledon. Entrambi in finale a Londra, a pochi chilometri di distanza. Che domenica da leoni attende gli italiani. E se è vero che non c’è due senza tre, alle “W” dei luoghi sui quali saranno puntati gli occhi di tutti, aggiungiamoci anche “W l’Italia”.

Eh sì, perché si tratterebbe di due imprese epiche. Il tennista romano, battendo il polacco Herbert Hurkacz, è arrivato dove nessun altro connazionale era arrivato mai in 144 anni: a contendersi la coppa sull’erba verde di Wimbledon. E agli Azzurri di Roberto Mancini toccherà sfidare proprio l’Inghilterra, la padrona di casa, per aggiudicarsi il titolo di campioni d’Europa. Comunque vada, è già un successo.

A invitare alla prudenza nei festeggiamenti ci si mette però il Covid. I nuovi casi aumentano, la variante Delta si diffonde. Molte città – tra le quali Milano – fanno dietrofront sui maxischermi nelle piazze e dispiegano controlli anti-assembramenti nelle strade. E festa sia dunque, ma nel rispetto delle regole.

DALLA REDAZIONE