Diciamoci la verità: è il tema del momento quello relativo al Green pass. In Italia se ne saprà più a inizio settimana, quando si riunirà la cabina di regia per capire il da farsi e su come utilizzarlo. In ambito politico gli screzi restano alti, con il Centrosinistra favorevole a seguire la linea dura voluta da Macron in Francia e con il Centrodestra che invece chiede meno restrizioni.

Chi vuole in qualche modo mettersi sulla scia dei cugini transalpini è il leader di Italia viva Matteo Renzi: "Vacciniamoci e chiediamo al governo di avere una strategia simile a quella di Macron in Francia: chi ha gli anticorpi entra ovunque, chi non ha gli anticorpi deve subire limitazioni”.

Più diplomatica Valentina Vezzali, sottosegretario allo Sport, che in pratica ha detto che a oggi non si possono fare previsioni in nessun senso: “Saranno la cabina di regia di palazzo Chigi e le indicazioni che giungeranno dal Cts a dettare i tempi e le modalità per la riapertura al pubblico, in piena sicurezza, degli impianti sportivi”.

Un vero e proprio atto d’accusa invece quello del segretario del Pd Enrico Letta che in pratica mette alla berlina il Centrodestra: “Invito tutti a non avere atteggiamenti irresponsabili che puntano semplicemente ad avere 3 voti in più, a scaldare gli animi, a far sì che la gente se la prenda con le regole. La salute degli italiani e dei più fragili viene avanti tutto”.

A queste parole non ci sta la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Il Green pass sarebbe un provvedimento economicida. Spero che alla fine il governo deciderà di non utilizzare uno strumento che nella Ue nasceva per favorire il turismo”. Federalberghi sta con la Meloni, chiedendo più vaccini senza pensare a limitazioni con il Green pass.