di James Hansen

Sebbene sia difficile pensare che la pratica possa radicarsi in Italia - dov'è già difficile trovare un solo posto di lavoro - nei paesi anglosassoni il “Work From Home” ha fatto nascere un fenomeno imprevisto: la tendenza di alcuni lavoratori a coprire simultaneamente da casa due impieghi a tempo pieno: il tutto senza darsi la pena di informare i relativi datori di lavoro...

Il fenomeno è sicuramente minoritario e finora ha riguardato soprattutto il personale con importanti skills da vendere nei settori della tecnologia e della finanza, perlopiù impiegati “di concetto” che, senza il pendolarismo e le perdite di tempo tipiche della vita d’ufficio, possono offrire almeno un buon simulacro di una prestazione “da tempo pieno” a due aziende diverse…

Non si tratta di lavoratori freelance o di consulenze occasionali, ma piuttosto di assunzioni regolari con - per la gioia degli interessati - due stipendi pieni dove una volta ce n’era uno solo. I rischi di incappare in un conflitto d’interesse sono ovvi, così come il problema del presunto dovere “fiduciario” del dipendente nei confronti dell’azienda che lo impiega, ma per la giurisprudenza si tratta di una fresca novità, i cui contorni legali sono almeno in parte ancora da definire.

La maggioranza dei lavoratori della nuova categoria gestisce i conflitti potenziali "dimenticando” di informare i datori di lavoro della propria situazione e “volando basso” per quanto riguarda l’esposizione pubblica. Comunque, il movimento comincia a essere abbastanza organizzato e ci sono già i consigli online - come questi dal sito Overemployed.com - su come evitare di farsi “beccare”.

Certo, non è tutto rose e fiori. Qualcuno dei “raddoppiatori" infatti ha ritenuto necessario assumere un proprio assistente per gestire le complicazioni che derivano dall'avere due diversi profili di lavoro. Anche gli aspetti burocratici dell’impiego raddoppiano, come aumenta l'impatto fiscale derivante dal radicale aumento degli introiti. Tuttavia, con tutti quei soldi in più per lo stesso numero di ore settimanali, molte difficoltà minori passano in secondo piano…

Comunque sia, è evidente che, anche in economie molto articolate come quella americana e inglese, prima o poi le aziende se ne accorgeranno o verranno informate da qualche soffiata. Indubbiamente, in non pochi casi scatterà il licenziamento in tronco. In altri però, probabilmente converrà a tutti semplicemente far finta di niente - a patto che l’azienda riceva lo stesso livello di servizio allo stesso costo di prima… In altre parole, pare stia emergendo un nuovo tipo di rapporto di lavoro che, entro limiti, è verosimilmente destinato a radicarsi.