Jean Stothert e Giuseppe Stefio, sindaci rispettivamente di Omaha (Nebraska) e Carlentini (Sicilia) hanno firmato, virtualmente, un accordo di amicizia tra le due città, primo passo per arrivare al gemellaggio. La cerimonia si è tenuta al Durham Western Heritage Museum, sede utilizzata per riconoscere la Union Pacific Railroad come datore di lavoro di tanti immigrati che dalla provincia di Siracusa arrivarono negli Stati Uniti, nel Nebraska a Omaha.  "Union Station è un National Historic Landmark - ha detto Jean Stothert, sindaco di Omaha - un simbolo del ruolo importante avuto dalla ferrovia nella storia della nostra città e del popolo di Carlentini. I primi immigrati arrivati qui dalla città siciliana hanno contribuito allo sviluppo della Little Italy con ristoranti, negozi, mercati alimentari e piccole imprese giusto a pochi isolati da dove siamo oggi". Alla cerimonia, in diretta live tra Stati Uniti e Italia ha partecipato anche Celann LaGreca, presidente del Omaha Sister Cities Association Carlentini Committee. "Conosco questa storia molto bene - ha aggiunto - i miei nonni paterni infatti erano tra quegli immigrati. Lasciarono una piccola cittadina collinare nel sud dell'Italia e arrivarono a Omaha passando da New York, dove si sposarono e Philadelphia dove ebbero i primi due dei loro nove figli. Fu mia nonna che insistette perchè lei e mio nonno restassero a Omaha per crescere la famiglia. Sono stato sempre contento che abbiano fatto questa scelta". L'accordo di gemellaggio, che si concretizzerà tra le due località, offrirà opportunità di partnership culturali, educative e commerciali. "È un grande onore - le prime parole pronunciate da Giuseppe Stefio, sindaco di Carlentini - e una grande emozione poter rappresentare i cittadini della nostra città in questa storica giornata, si tratta di amicizia vera e incondizionata ". Tre in particolare tre le organizzazioni italo-americane che hanno lavorato per gettare le basi dell'accordo: American Italian Heritage Society, Santa Lucia Festival Committee e Orders of the Sons and Daughters of Italy che insieme hanno formato Sicula Italia Foundation, organizzazione nonprofit con lo scopo di riunire le due città.