di ROBERTO ZANNI
Los Angeles è una della tante città, stati, consigli scolastici degli USA che hanno cancellato il Columbus Day. Non c'è più, al suo posto l'Indigenous Peoples Day che evidentemente non è bastato. Così come dalla prassi sempre seguita alla lettera dalle frange all'avanguardia dei leftists & cancel culture, si è passati all'attacco dei simboli degli italo-americani e della nostra religione. St. Peter Italian Catholic Church si trova sulla N Broadway a Los Angeles, e lunedì, il secondo del mese che una volta era il Columbus Day, ma non più ora, in quella parte della California, la comunità locale si è risvegliata con la facciata del tempio ricoperta di schizzi di vernice rosse e le scritte 'land back' (restituite la terra), 'Usa' e anche uno striscione con le parole 'Basta colonizzare la nostra terra'.
Vandali che hanno agito per ricordare chi sono e soprattutto chi rappresentano. La polizia locale ha subito etichettato l'atto come ''hate crime'. Crimine d'odio, anche se ovviamente questo non basta a identificare i responsabili. "Preghiamo per tutte le persone che soffrono discriminazione e isolamento - la nota dei vertici della chiesa - in modo che possano trovare pace nei loro cuori vivendo in armonia e pace. La nostra parrocchia è una casa di preghiera e di incontro dove tutti sono benvenuti per trovare Dio. Perdoniamo e non vediamo l'ora di avere la forza di fare la volontà di Dio".
Il detective Suzanne Reed del Los Angeles Police Department, divisione crimini maggiori, ha confermato che si sta indagando e che si ha la convinzione che sia connesso con l'Indigenous Peoples Day. E una volta saputo dell'atto vandalico una piccola folla si è radunata davanti alla chiesa, per osservare il mosaico punteggiato d'oro che era stato imbrattato. "Credo sia successo tra le 6 e le 8 del mattino - ha detto uno degli astanti, Pietro Martinez - in quelle ore ci siamo passati davanti io e un altro vicino. Hanno voluto colpire direttamente l'Italia e ciò che Colombo rappresenta". Ma da tempo proprio l'Arcidiocesi di Los Angeles lavora a stretto contatto con le comunità di nativi della metropoli per riconoscere il ruolo della chiesa nella colonizzazione della California.
"Per guarire le ferite del passato attraverso il dialogo e la comprensione" ha spiegato Carolina Guevara, la portavoce. "Come comunità di fede - ha aggiunto - offriamo le nostre preghiere per coloro che si sono sentiti in dovere di esprimere le loro preoccupazioni in questo modo. Preghiamo anche per la comunità parrocchiale mentre lavora per ripulire i danni". L'anno scorso anche la missione di San Gabriel, antica di 250 anni, fu sventrata dal fuoco appiccato da un piromane anche se non si è mai fatta chiarezza sul movente. St. Peter Italian Catholic Church, che fa parte dei Missionari di San carlo Scalabrini e dell'Ordine di Malta, dal 1904 ha come missione di offrire la propria assistenza spirituale agli italiani, figli e nipoti.
Diverse generazioni che si sono succedute, un'opera ultrasecolare che continua oggi con la realizzazione di programmi a beneficio delle persone svantaggiate del quartiere, indipendentemente dall'etnia e dal credo religioso. Oggi la chiesa celebra messe in tre lingue, inglese, italiano e spagnolo. Come sempre succede quando le violenze, di ogni tipo, si rivolgono verso una certa parte, non c'è stata solidarietà per questo atto, forse piccolo per entità, ma enorme per il significato che porta con sè. Solo le organizzazioni italo-americane hanno cercato di far sentire la propria voce. Tra queste il NIAF (National Italian American Foundation) che ha anche promesso $5000 per le opere di restauro condannando il vandalismo della St. Peter's Italian Catholic Church sottolineando anche come gli autori abbiano cercato di entrare in chiesa, senza riuscirci fortunatamente.
"L'atto di vandalizzare un luogo sacro di culto - le parole di Robert E. Carlucci, presidente del NIAF - è assolutamente vergognoso. Inoltre prendere di mira una parrocchia italiana nel giorno del Columbus Day porta l'attacco a livello di crimine d'odio... Gli italo-americani non si lasceranno intimidire, continueremo a onorare Colombo e il suo coraggioso viaggio che è servito da catalizzatore per l'immigrazione per più di cinque secoli".