di Matteo Forciniti

Passa anche dal teatro la collaborazione tra Italia e Uruguay. Martedì pomeriggio il corso di teatro organizzato da Efasce, l'Ente Friulano dell'Uruguay, ha ospitato tramite una videoconferenza la Compagnia Teatrale Ndescenze di Udine in una lezione speciale curata dall'attrice Arianna Romano. Nato nel 2000 e appartenente all'Associazione Espressione Est, questo gruppo lavora su un "laboratorio di teorie e tecniche teatrali propedeutiche alla recitazione" provando, prima della vera e propria messa in scena "esercizi di training motorio, movimento nello spazio, ritmica e gestualità, emissione e uso della voce, dinamica di gruppo e improvvisazione".

"Uno scambio molto positivo per condividere tecniche ed esercizi" ha commentato a Gente d'Italia Claudia Lopez Foletto, la docente responsabile del corso di Efasce attivo da due anni che si svolge in modalità on line. "Da tempo stavamo cercando un gruppo friulano con cui stare in contatto e intraprendere una collaborazione così come abbiamo fatto lo scorso anno con il nostro corso di letteratura dove abbiamo ospitato una professoressa esperta dell'opera del poeta friulano Pierluigi Cappello". "L'idea iniziale era quella di ottenere testi in friulano" ha spiegato la professoressa. "Tuttavia, in seguito ci siamo accorti che per noi che non abbiamo molto contatto con questa lingua è un po' difficile la comprensione e allora abbiamo pensato che poteva essere più utile organizzare un incontro e dialogare con un gruppo della regione dato che quest'anno lavoreremo sulle leggende friulane, favole mitiche che rappresenteremo attraverso narratori orali teatralizzati". Tra il laboratorio di Efasce e la compagnia Ndescenze esistono grandi affinità come ha raccontato la docente uruguaiana: "Utilizziamo gli stessi metodi di insegnamento della recitazione, Stanislavskij e Grotowski. Gli alunni hanno compreso alla perfezione la lezione facendo un grande sforzo in italiano e alla fine abbiamo potuto anche scambiarci idee".

Fisico, psicologico e interpretazione: sono questi i tre metodi illustrati dall'attrice Arianna Romano durante la sua presentazione. La descrizione è partita dai movimenti corporali per la creazione dei personaggi, poi il ragionamento sui pensieri e gli stati d'animo e infine l'improvvisazione dove si ascoltano le sensazioni e gli stimoli che, attraverso più tentativi, vengono portati in scena. "Nel teatro bisogna essere veri per essere credibili al pubblico" ha osservato la regista aggiungendo poi: "La cosa bella è la diversità perché nessun attore sarà uguale a un altro".