di ROBERTO ZANNI
Chicago l'ha messo in deposito, imbrattato di vernice, collocato su un fianco. Dimenticato volutamente. È il monumento a Cristoforo Colombo, la statua portata via di notte l'anno scorso. Coperta di graffiti e impolverata all'improvviso ha ritrovato lo splendore di un tempo. Sì, pur non tornando nella sua sede di tanti anni, Arrigo Park, la statua di Cristoforo Colombo è stata sottoposta a un restauro, voluto dal Joint Civic Committee of Italian Americans (JCCIA) e finanziato personalmente dal suo presidente Ron Onesti.
Ci sono voluti dieci giorni per riportare indietro nel tempo il Colombo di Chicago. Un blitz in un certo senso dell'associazione italo-americana che si è fatta concedere il permesso di riprendersi, per un po', la statua. Poi, una volta concluso il lavoro ecco che la statua è stata mostrata anche a una piccola folla in Stone Park, che ha applaudito, fatto fotografie per ricordarsi di un momento particolare, un restyling davvero speciale. Ma che cosa è successo, proprio in prossimità del Columbus Day?
"Gentilmente - ha raccontato Onesti - ci è stato concesso l'accesso alla statua e di ispezionarla. Il Chicago Park District ci ha poi concesso di prendere possesso per un breve periodo del monumento, così l'abbiamo riportata al suo stato originario". La rimozione era avvenuta oltre un anno fa dopo proteste e scontri con la polizia un po' in tutta Chicago e successivamente era stato lanciato il Chicago Monuments Project con l'obiettivo di valutare e rivedere monumenti pubblici e alla fine è stato pubblicato anche un elenco di 41 statue  ritenute 'problematiche', tra le quali anche quelle di Colombo, ma il progetto iniziale non si è ancora concluso, è tuttora in corso. Lo scorso luglio, nei giorni dell'anniversario della rimozione, JCCIA ha intentato una causa contro il Chicago Park District affermando che con la rimozione si era si era violato un contratto di cinquant'anni fa. "La statua di Arrigo Park - ha spiegato Onesti - è stata realizzata utilizzando penny, nickel, monetine raccolte dalla comunità italo-americana. È in loro onore che la nostra comunità ha combattuto e continuerà a combattere fino al ritorno di Colombo, trionfante e permanente".
Intanto dalla città di Chicago, alla richiesta se il Chicago Monuments Projects rilascerà un rapporto finale, hanno risposto in maniera assurda, come sempre accade quando si tratta di cancel culture. "Come altri sindaci e leader in tutto il Paese - le parole dell'ufficio stampa - a seguito della resa dei conti che stiamo avendo come società, il sindaco Lightfoot si è impegnato a creare una piattaforma per consentire ai residenti un dialogo civico sulla storia di Chicago. Gli sforzi della città durante questo processo non hanno riguardato una singola statua o murales, ma la creazione di un processo formale che rifletta i nostri valori ed elevi la nostra ricca storia e diversità".
Ma il folle progetto leftist, che comunque coinvolge purtroppo diverse città e stati degli USA, e fortemente contrastato, per quello che riguarda Cristoforo Colombo, proprio da Joint Civic Committee of Italian Americans, associazione che dal 1952, anno della fondazione, rappresenta il punto d'incontro dell'associazionismo italo-americano di Chicagoland. Rappresenta le comunità a livello locale, statale, nazionale anche internazionale. Una attività che si allarga al patrimonio come alla educazione con uno dei principali obiettivi rappresentato dal sostegno dei più giovani in particolare con la somministrazione di numerose borse di studio.