L’aumento dei contagi c’è, ma al momento non spaventa. A fare il punto della situazione Covid nel nostro Paese è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

“La scorsa settimana abbiamo avuto un balzo in alto dei casi settimanali di oltre il 42%, quindi il virus ha ripreso a circolare –ha affermato Cartabellotta-. È evidente che l’impatto a livello ospedaliero è molto modesto. In una prima fase c’è stata l’idea che l’aumento dei casi fosse dovuto all’incremento dei tamponi, però analizzando i tassi di positività dei tamponi la cosa interessante è che gli antigenici rapidi hanno un tasso di positività che rimane stabile o addirittura diminuisce, mentre quello dei tamponi molecolari è cresciuto, questo è il segnale di un’aumentata circolazione del virus. Da questo punto di vista il nord est sta andando particolarmente male, Bolzano e Friuli Venezia Giulia stanno facendo registrare anche dei tassi maggiori di occupazione degli ospedali, il nord ovest invece va abbastanza bene, sud e centro sono in una situazione intermedia”.

“In questo momento più che raggiungere il 90%, dobbiamo pensare a coprire più over 50 possibili -ha affermato Cartabellotta-. Non mi soffermerei tanto sul target del 90%, darei priorità al convincimento degli over 50 non ancora vaccinati. La politica deve valutare come arrivare a questo obiettivo, prendendo in considerazione anche l’obbligo vaccinale per quella fascia d’età”. Intanto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha detto che per la terza dose di vaccino anti-Covid è ragionevole pensare a un'estensione della platea: "Credo entro la fine dell'anno si potrà arrivare ai 50enni".