Braccio di ferro tra i sindacati sulla decisione di Cgil e Uil di indire lo sciopero generale contro la manovra per il prossimo 16 dicembre. La Cisl, va ricordato, continua a dissociarsi dall'iniziativa pur avendo annunciato per il 18 dicembre una sua "manifestazione nazionale responsabile", per scendere sì in piazza, ma con "spirito costruttivo". Dal canto loro, le due sigle sindacali provano a gettare acqua sul fuoco schiudendo le porte ad un (difficile) accordo, che possa salvare capra e cavoli. "Noi siamo sempre pronti al confronto, non abbiamo mai chiuso porte. Se qualcuno ci dovesse chiamare siamo pronti ad andare per trovare una soluzione" ha spiegato, due giorni fa, il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri. La Lega, intanto, tramite il suo segretario Matteo Salvini, continua a sparare a zero contro il "silenzio clamoroso" del segretario del Pd Enrico Letta. E critica si mostra anche Italia Viva puntando il dito contro "Cgil e Uil" che "stanno sbagliando a portare i lavoratori in piazza".