di Matteo Forciniti

Nell'Uruguay fortemente laico e poco incline alla religione c'è ancora spazio per le tradizioni religiose italiane. Una di queste è la festa di San Rocco dedicata al patrono di Satriano di Lucania (Potenza) venerato anche a Montevideo: domenica pomeriggio il Parque San Rocco è tornato come in passato a essere lo scenario ideale per una giornata all'insegna del ricordo e della compagnia in una meravigliosa cornice naturale. A differenza dello scorso anno che ha avuto solo una messa intima con la partecipazione di poche persone a causa delle misure restrittive dovute al coronavirus, quest'anno è tornata la classica processione e il clima festivo che ha sempre caratterizzato questo appuntamento, uno dei più partecipati all'interno della comunità italiana in Uruguay.

"Siamo molto contenti di essere tornati a organizzare la festa come da tradizione. Il tempo era un po' una minaccia ma alla fine ha retto, abbiamo ricevuto più gente del previsto e abbiamo potuto venduto tutto" ha raccontato Roque Pascale, uno dei membri della Collettività Satrianese San Rocco che ha organizzato l'evento, questa volta un po' più ridotto con il solo pranzo e la processione e senza le attività artistiche per via del periodo ancora un po' delicato: "Abbiamo tanta gente anziana che ha ancora paura per via della pandemia ma, in ogni caso, l'importante è essere tornati a celebrare il nostro santo. Il periodo, oggi, è difficile per tutte le associazioni italiane ma speriamo che si possa presto tornare alle normali attività. Nel nostro caso, in questi ultimi due anni non abbiamo potuto organizzare nessun pranzo all'interno della nostra sede ma prevediamo di poter tornare dopo l'estate, a partire da aprile".

Nata nel 1964, l'associazione degli emigrati satrianesi ha una marcata impronta religiosa come dimostra il forte credo nei confronti del santo che riuscì a sopravvivere alla peste e prese a cuore la cura dei deboli e dei feriti nel paesino lucano. Nonostante la presenza degli emigrati fosse già massiccia fin dagli inizi del secolo, a Montevideo l'inizio ufficiale della festa risale all'agosto del 1964 complice la svalutazione del peso uruguaiano che indeboliva fortemente la colletta che veniva inviata in Italia.

Nel giugno del 1971, grazie allo sforzo di soci ed amici, il gruppo riuscì a comprare un grande terreno nella zona di Villa García, periferia rurale della capitale. È qui che dal 1979 è presente il Parque San Rocco con la cappella in omaggio al santo dove viene celebrata la messa e da dove parte la classica processione molto sentita da tutti i presenti: la statua del santo effettua il giro del terreno prima di ritornare in Chiesa e durante il tragitto viene accompagnata da musica e fuochi d'artificio. Nel corso degli anni, solo una piccolissima cosa è cambiata per la collettività uruguaiana: la data della festa, adattandola alla stagione sudamericana. Infatti, anziché riunirsi in pieno inverno ad agosto, i satrianesi scelsero di posticipare la festa in una più accogliente e motivante primavera. Fu così che -sempre a partire dal 1964- la festa di San Rocco iniziò a realizzarsi nella seconda domenica di dicembre diventando un immancabile appuntamento prima delle vacanze natalizie.