Non c'era mai stata una società italiana quotata al Nasdaq, la borsa più importante al mondo nel settore dei titoli tecnologici. Ma anche questa lacuna è stata colmata. C'è riuscita Genenta Science che ha il proprio headquarter a Milano oltre ad avere un'altra sede negli Stati Uniti, al Alexandria Center for Life Science di New York, il primo e solo campus commerciale dedicato alle scienze della Big Apple. Di proprietà e gestito da Alexandria Real Estate Equities Inc., il campus ospita una vasta entità di soggetti che si dedicano al campo scientifico, dalle multinazionali farmaceutiche alle società in fase iniziale e di crescita. Cosa fa Genenta? È una azienda biotecnologica in fase clinica che ha aperto la strada allo sviluppo di una terapia genica proprietaria con cellule staminali ematopoietiche per trattare una varietà di tumori solidi. Pioniera in questo trattamento grazie, è spiegato nella website "a una piattaforma che consente la somministrazione diretta di carichi utili immunoterapeutici  all'interno del microambiente tumorale". Vale a dire che si sta studiando una tecnologia nella cura dei tumori usando le cellule staminali infiltrate nei tessuti malati tutto ciò attraverso un vettore che è derivato dal virus Hiv. Genenta è una azienda giovanissima infatti è stata creata nel 2014 da Pierluigi Paracchi e Luigi Naldini, direttore di medicina rigenerativa a Milano, all'Ospedale San Raffaele. E dopo appena sette anni, ecco subito un primato che resterà nella storia. L'ingresso al Nasdaq con una IPO (Offerta Pubblica Iniziale) dove ogni azione sarà quotata 11,50 dollari USA. Con il medesimo prezzo Genenta ha venduto 720.114 azioni ordinarie, mentre sul mercato ne verranno poste 2 milioni e 400.000. Complessivamente è stato calcolato che l'offerta porterà proventi per una cifra attorno ai 36 milioni di dollari. Nasdaq è l'acronimo di National Association of Securities Dealers Automated Quotation ed è stata fondata il 4 febbraio 1971.