Alla conquista del mondo. Può essere definito così il viaggio di Chianti Aacademy, il progetto voluto per creare professionisti e quindi importatori, distributori, rivenditori e anche giornalisti specializzati. "Si tratta di un master di formazione - ha spiegato Giovanni Busi presidente del Consorzio Chianti - attraverso la degustazione di 30 tipi diversi, Chianti e il suo vitigno principale, il Sangiovese, si parla di territorio, storia e cultura". Ecco come si avvicina la gente a uno dei grandissimi rossi italiani. E se il viaggio si può dire sia partito dalla Cina, ora c'è un altro grande mercato nel mirino: quello dell'America Latina. In questo modo 'Chianti Academy Latam' dalla fine del 2019 ha cominciato a spingersi a Cuba, poi in Colombia e Perù. E la ripartenza, per usare un termine ormai divenuto calcistico, ha visto ancora tappe importanti come quella di Panama dove il Chianti si è fermato, con successo, subito dopo Natale, la migliore maniera per passare da una festa all'altra. Una due giorni che ha avvicinato i panamensi a uno dei vini più prestigiosi e popolari d'Italia. Ma l'America Latina, in precedenza c'è stata anche Cuba, in febbraio tornerà ancora protagonista  con il Messico, un Paese che può diventare un nuovo grande mercato per il Chianti. Intanto, tra una trasferta e l'altra, è anche tempo di bilanci e quello del 2021 si sta per chiudere con numeri di eccellenza, come del resto è una abitudine: rispetto al 2020 infatti si dovrebbe andare sul +4/5%, un anno che nonostante la pandemia come ha sottolineato ancora Giovanni Busi, aveva registrato un balzo del 2% nei confronti dei dodici mesi precedenti. Si tratta di un trend positivo che ha radici lontane e che rappresenta uno dei punti di riferimento in particolare proprio dell'export dei vini italiani. E con l'itinerante 'Chianti Academy' le opportunità di crescita sono sempre maggiori, in particolare in quei mercati che, geograficamente ma non solo, appaiono lontani.