foto depositphotos

Caro Direttore,

"E adesso che facciamo?". Questa è la domanda che ci stiamo ponendo vista la capacità di contagiosità della variante Omicron. Dobbiamo fermarci di nuovo? Dobbiamo ripristinare in "modo serio" le distanze? Dobbiamo scientificamente monitorare la situazione, vedere la pericolosità di questa variante e prendere le consequenziali decisioni? Dobbiamo considerarla una endemia? Questa è una pars delle domande che forse ognuno di noi si pone. Un dato di fatto l'abbiamo, e cioè che nei vaccinati, nella più alta percentuale dei casi, la sintomatologia è più lieve. Da ciò scaturisce la considerazione che probabilmente il Governo dovrebbe prendere la decisione di rendere obbligatoria la vaccinazione, assumendosi tutte le responsabilità di chi governa. Questi oltre due anni di alti e bassi dovuti alla curva dei contagi e ai consequenziali "disposti" ha messo in ginocchio l'economia di una Nazione che ha visto la sofferenza o morte commerciale non solo dei piccoli commercianti al dettaglio ma anche di alcune grosse catene di distribuzione. La corsa ai tamponi per ottenere il green pass di questi giorni mi sembra rientri in una "follia collettiva", con ulteriori aggravi di spese e ulteriori rischi di assembramento. Agiamo secondo "scienza e coscienza", siamo arrivati al vaccino, abbiamo pensato che fosse la "panacea", stiamo riscontrando con dati scientifici di fatto che un effetto ce l'ha e allora?